Enel, conti indeboliti dal calo dei prezzi dell’energia


Il primo trimestre del gruppo ha visto il risultato netto in netto calo rispetto allo scorso anno, anche se in linea con le previsioni degli analisti, ma la società conferma la guidance per l’anno in corso per quanto riguarda l’Ebitda, il reddito e il debito.


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Enel in calo

Non scaldano i conti del primo trimestre di Enel diffusi ieri a mercato chiuso, alla luce di un utile netto in calo a causa principalmente della discesa dei prezzi dell’energia.

Questa mattina le azioni della società aprono a Milano con un calo dell’1% e un minimo di 6 euro per azione, in un contesto comunque negativo per Piazza Affari dove il Ftse Mib cede circa l’1%.

Resta positivo il bilancio del titolo Enel nel 2023, con una crescita del 17% rispetto ai livelli di inizio gennaio, quando quotava 5,17 euro.

Il trimestre

Nei primi tre mesi del 2023 Enel ha riportato un risultato netto di 1,034 miliardi di euro, segnando un calo del 27,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (1,430 miliardi).

Il risultato netto ordinario aumenta leggermente (+1,9%) a 1,512 miliardi dai 1.4842 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno, grazie “all’andamento positivo della gestione operativa ordinaria, che ha più che compensato l’incremento degli oneri finanziari netti, dovuto all’aumento dei tassi di interesse combinato al maggior debito lordo del periodo rispetto al primo trimestre 2022, nonché il maggior carico fiscale e l’incremento delle interessenze dei terzi per i risultati conseguiti sostanzialmente in Spagna, America Latina e Romania I ricavi ammontano a 26,414 mld (34,1361 mld nel primo trimestre 2022, -22,6%)”, spiega la società nella nota.

L’Ebitda ordinario è risultato pari a 5,463 miliardi (4,486 miliardi nel primo trimestre 2022, +21,8%) a seguito della crescita del business integrato di Generazione Termoelettrica e Trading, Enel Green Power, Mercati Finali ed Enel X, oltre che ai migliori risultati di Enel Grids.

L’indebitamento finanziario si riduce (-1,9%) a 58,901 miliardi dai 60,068 miliardi di fine 2022, mentre gli investimenti salgono (+13,4%) a 2.873 milioni rispetto al primo trimestre dello scorso anno (2.533 milioni).

Conferma guidance e dividendo

Secondo il Ceo di Enel, Francesco Starace, si tratta di “risultati eccellenti” raggiunti dalla società nel trimestre che “confermano ulteriormente la solidità del nostro modello di business integrato che ha permesso al gruppo di affrontare con successo un inizio di decennio altamente sfidante”.

Nel periodo, prosegue il manager, “abbiamo realizzato significativi progressi nell’esecuzione del nostro piano di riposizionamento su Italia e altre geografie core, superando già la metà del target di 21 miliardi di euro di dismissioni annunciato in occasione della presentazione del Piano Strategico 2023-2025”.

Le “ottime performance operative e finanziarie” della società, conclude Starace, “forniscono una chiara visibilità sul resto dell’anno, permettendoci di confermare già da ora le guidance per il 2023 su Ebitda ordinario, utile netto ordinario e indebitamento netto fornite ai mercati finanziari”, con un “un Ebitda ordinario compreso tra 20,4 e 21 miliardi, un utile netto ordinario compreso tra 6,1 e 6,3 miliardi e un indebitamento finanziario netto compreso tra 51 e 52 miliardi”.

Per quanto riguarda la politica dei dividendi, questa “rimane semplice e prevedibile”, spiegano da Enel, con un dividendo per azione (DPS) pari a 0,43 euro nel periodo 2023-2025, in aumento rispetto a 0,40 euro nel 2022.

In linea con le attese

Di risultati “solidi” parlano da WebSim, anche se “in linea con le attese” per quanto riguarda l’Ebitda ordinario (5,463 miliardi rispetto ad attese di 5,426 miliardi), l’ordinary net income (1,512 rispetto a previsioni di.1,463 miliardi) e debito netto (58,901 miliardi rispetto a 58,564 miliardi attesi).

Alla luce dei risultati, da WebSim alzano leggermente le loro stime di Ebitda e utile netto, riducendo leggermente quelle sul debito.

Inoltre, dalla sim aumentano il loro target price da 6,50 a 7,20 euro, confermando la raccomandazione ‘interessante’ sul titolo.

Aumento (+5%) del prezzo obiettivo anche per Equita Sim a 6,9 euro e conferma ‘buy’ dopo i conti, alla luce di un “Ebida in crescita e il debito sotto controllo”, a cui si aggiunge una “guidance confermata con elevato grado di visibilità”, che spingono la sim ad incrementare le sue stime del 2,5% sull’intero 2023 per quanto riguarda l’Ebitda e del 4% sull’utile.

Tra gli altri analisti, Javier Garrido di JP Morgan conferma il ‘buy’ con prezzo obiettivo fermo a 7,80 euro, mentre Fernando Garcia di RBC mantiene il consiglio di acquisto e il suo target price di 7,50 euro.

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