Enel: Ebitda sopra le attese e meno debito. Goldman Sachs conferma Buy


I risultati preliminari 2021 convincono la banca Usa che indica un target price di 10,85 euro. I ricavi sono cresciuti del 33% a 88,3 miliardi di euro. In Spagna margini da eolico e solare superiori alle stime. Il 17 marzo la proposta di dividendo.


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L’Ebitda è salito del 6,7% a 19,2 miliardi. Il consensus stimava 18,5 miliardi.

La prima reazione ai risultati preliminari 2021 di Enel, annunciati giovedì 3 febbraio, è di Goldman Sachs che conferma la raccomandazione Buy e il target price di 10,85 euro. La principale utility europea ha realizzato l’anno scorso un Ebitda di 19,2 miliardi di euro, in crescita del 6,7% e superiore alle stime degli analisti che in media si aspettavano 18,5 miliardi di euro, secondo i dati del consensus forniti da Refinitiv.

Il risultato coincide con l’estremo più alto della forchetta di 18,7-19,3 miliardi indicata dal management alcuni mesi fa.

A questo risultato hanno contribuito una crescita oltre le previsioni dell’attività nelle energie rinnovabili in Nord America e in Brasile e la plusvalenza da 1,76 miliardi di euro realizzata con la vendita della quota in OpenFiber. Anche in Spagna, dove opera attraverso la controllata Endesa, Enel ha ottenuto margini superiori alle stime con le attività di generazione elettrica da eolico e solare.

Debito netto a 52 miliardi di euro, un miliardo in meno del previsto.

Il gruppo ha chiuso il 2021 con ricavi in aumento del 33,8% a 88,3 miliardi di euro. La società ha precisato che la variazione è prevalentemente riconducibile all’aumento dei ricavi da Infrastrutture e Reti, essenzialmente per effetto delle maggiori quantità trasportate, conseguenti all’incremento della domanda di energia elettrica.

A fine 2021 l’indebitamento netto era cresciuto a 52 miliardi di euro, rispetto ai 45,42 miliardi di inizio anno, in seguito agli investimenti effettuati nell'esercizio, al pagamento dei dividendi e all’acquisto di un’ulteriore quota di partecipazione nel capitale di Enel Américas. Il debito è cresciuto meno delle attese, dice Intermonte che si aspettava un debito di 53 miliardi di euro, come da indicazioni del management.

Su 26 analisti che coprono il titolo Enel, 19 raccomandano di comprare le azioni, sei hanno un giudizio neutrale e solo uno consiglia di vendere. La media dei target price è 8,84 euro, il che implica un potenziale di crescita del 30% rispetto all’attuale quotazione di 6,72 euro.

I vertici del colosso elettrico non hanno fornito indicazioni ufficiali sull’ammontare del dividendo 2022 (relativo all’esercizio 2021). La proposta di destinazione degli utili sarà formulata nel consiglio di amministrazione che si riunirà il prossimo 17 marzo.

Goldman Sachs: Enel protagonista della transizione energetica in Europa.

Enel opera in oltre 30 Paesi, di cui i principali sono: Italia (38%), Spagna (26%), Brasile (11%), Cile (4,5%) e Olanda (4,4%). Secondo Goldman Sachs, Enel sarà uno dei protagonisti principali della transizione energetica in Europa. Secondo Alberto Gandolfi, capo della European Utilities Research della banca americana, gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati dall’Unione europea comporteranno un aumento della domanda di energia elettrica del 50% entro il 2030. Spiega l’economista: “L’obiettivo della Ue di dimezzare le emissioni create dai mezzi di trasporto su strada richiede che circa il 40% degli automobilisti passi ai veicoli elettrici, quindi dovremo avere entro la fine del decennio 100 milioni di veicoli elettrici sulle strade europee. A quel punto l’elettricità verrà a rappresentare circa il 50% dei consumi primari di energia, rispetto a un’attuale quota del 20%”.

Il piano strategico di Enel punta a una crescita tutta incentrata sulle energie rinnovabili, con l’obiettivo di portare entro il 2030 la capacità di rinnovabili a 154 Gigawatt dagli attuali 54 Gigawatt. Entro il 2040 Enel prevede di avere solo impianti di generazione di energia totalmente green e di essere un’azienda “carbon free”.

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