Enel ed Endesa affrontano la windfall tax spagnola

Enel ed Endesa affrontano la windfall tax spagnola

Il governo guidato da Pedro Sánchez ha prorogato al 2024 la tassa sul settore energetico, già molto contestata dagli operatori del settore, e gli analisti avvisano sull’impatto sul bilancio della controllata spagnola di Enel.

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La windfall tax in Spagna

Il settore energetico fa i conti con le decisioni del governo spagnolo di prorogare anche nel 2024 la windfall tax.

Questa scelta è stata molto contestata dagli operatori, già impegnati in ricorsi presso l’alta Corte Nazionale del Paese e contestata presso l’agenzia fiscale dopo aver effettuato i primi pagamenti.

Queste società, tra cui c’è anche Endesa, controllata spagnola di Enel, ritengono anche che l’imposta sia contraria alla normativa europea.

L’imposta, già introdotta in passato per far fronte all’inflazione, si concentra sulle imprese che, secondo il governo guidato da Pedro Sánchez, hanno beneficiato maggiormente degli alti tassi di interesse e dei prezzi dell’energia.

Per le società energetiche l’imposta prevede un’aliquota dell’1,2% sui ricavi e l’esecutivo si attende di raccogliere circa 3 miliardi di euro nel 2023. La tassa è stata anche modificata per consentire alle aziende di compensare parzialmente la tassa dell'1,2% se investono in progetti di energia rinnovabile.

L’impatto su Endesa

Endesa ha dichiarato che l’impatto sul suo 2023 sarà pari a 208 milioni ed il piano Enel ne include l’applicazione anche per il 2024, mentre l’estensione anche al 2025 potrebbe incidere per cifre simili o inferiori per le deduzioni sugli investimenti green.

Si tratta di un impatto “non particolarmente rilevante” secondo gli analisti di Equita Sim, pari “a circa il 2/3% dell’utile atteso 2025 e va considerato one-off”, mentre “l’estensione al 2025 contribuisce ad alimentare il rischio regolatorio del settore”.

Intanto, gli analisti della sim mantengono su Enel un rating “buy” con target price a € 7,30 rispetto ai 6,731 euro di questa mattina (+0,15%), con la crescita del titolo nel 2023 arrivato a superare il 30%.

Ancora maggiore il prezzo obiettivo fissato dagli analisti di WebSim Intermonte su Enel, fermo a 7,8 euro, con giudizio ‘interessante’ sul titolo.

Acquisto di azioni proprie

Enel continua ad aumentare il numero di azioni proprie detenute e tra il 18 e il 22 dicembre ha acquistato altri 317 mila titoli, con un prezzo medio ponderato per il volume di 6,6777 euro e un controvalore complessivo di 2.116.469, 30 euro.

L’operazione rientra nel programma di acquisto di azioni comunicato il 5 ottobre scorso e deliberato dall’assemblea degli azionisti del 10 maggio.

Dall’inizio del programma, Enel ha acquistato 3.191.224 azioni proprie (0,0314% del capitale), per un controvalore complessivo di 19.756.082,238 euro e, considerando le azioni proprie già in portafoglio, detiene complessivamente al 22 dicembre 9.076.330 azioni proprie, pari allo 0,0893% del capitale.

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