Enel, Goldman Sachs alza il target price dopo i conti

La società italiana aveva comunicato risultati semestrali migliori delle previsioni che la proiettano verso la parte alta del range della guidance comunicata ai mercati, mentre il dividendo è di 0,43 euro per azione.

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Fiducia su Enel da Goldman Sachs

Luci ancora su Enel dopo la diffusione dei risultati semestrali arrivata giovedì della scorsa settimana a mercato chiuso che hanno visto un aumento dell’utile netto e dell’Ebitda.

Sulla scia dei buoni risultati, il giorno successivo gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato il loro target price sul titolo Enel da 8,75 a 9 euro, rafforzando la loro raccomandazione ‘buy’, rispetto ai 6,726 euro di questa mattina (+0,60%).

Gli analisti della banca statunitense sottolineano come nel primo semestre la società abbia già raggiunto circa il 60% dei nuovi obiettivi, pertanto alzano del 3% circa le loro stime per il 2025-2028. Gli esperti prevedono per Enel il superamento della nuova guidance per il 2024 e anche quella per il 2026, vedendo margini per alzare le stime di eps.

I conti del semestre

Enel ha chiuso il primo semestre dell'anno con un utile netto ordinario pari a 3,956 miliardi, in aumento del 20,6% rispetto all'analogo periodo del 2023, mentre il risultato netto del gruppo ammonta a 4,144 miliardi, in crescita del 64,9%.

In calo i ricavi scesi a 38,731 miliardi (-17,8%), dovuto agli effetti delle variazioni di perimetro e ai minori ricavi, in Italia e Spagna, principalmente riconducibili al contesto di mercato con prezzi decrescenti, unitamente ai minori volumi di energia prodotti dalla generazione termoelettrica e alle minori quantità di energia vendute nei Mercati Finali. Questi effetti sono stati solo parzialmente compensati dall'aumento dei ricavi da vendita di energia elettrica in America Latina.

L'Ebitda ordinario è salito a 11,681 miliardi (+8,8%), l'Ebit è aumentato a 8,988 miliardi (+46,7%) e l'indebitamento finanziario netto è sceso a 57,406 miliardi, dai 60,163 miliardi del 31 dicembre 2023.

Il patrimonio netto è aumentato da 45,109 a 48,521 miliardi e l'incidenza dell'indebitamento finanziario netto sul patrimonio netto complessivo, il cosiddetto rapporto debt to equity, è pari a 1,18 (in miglioramento rispetto a 1,33 al 31 dicembre 2023).

"Nel corso del primo semestre 2024 abbiamo conseguito eccellenti risultati, guidati da una significativa crescita organica realizzata attraverso la rigorosa esecuzione dei pilastri del nostro piano strategico”, sottolinea l'amministratore delegato di Enel, Flavio Cattaneo, aggiungendo che "le azioni manageriali intraprese ci hanno già permesso di ripristinare una solida generazione di flussi di cassa operativi e di ridurre l'indebitamento finanziario a circa 55 miliardi se consideriamo anche le operazioni in fase di finalizzazione già annunciate al mercato, raggiungendo così un livello di leverage tra i più bassi dell'intero settore”, approccio che verrà applicato “con grande disciplina anche nel prosieguo dell'anno, per costruire un'azienda sempre più profittevole, resiliente e in grado di generare valore a beneficio dei nostri azionisti e degli altri stakeholder”.

La conferma della guidance

La società conferma il raggiungimento dei target già fissati per il 2024 e “i risultati conseguiti e la visibilità sul prossimo semestre ci proiettano nella parte alta del range della guidance comunicata ai mercati”, annunciava Cattaneo, ribadendo che questo “non è il momento giusto per parlare di una potenziale revisione della guidance, che resta quella esistente”, anche se poi ha aggiunto che “le cose vanno bene”.

Per quanto riguarda la cedola, questa previsione inserita nella parte alta del range della guidance “ci permetterebbe di erogare un dividendo superiore al fisso minimo di 0,43 euro per azione”, in linea con la politica della società di un fisso minimo proprio di 0,43 euro per il periodo 2024-2026, con un aumento potenziale fino a un payout del 70% sull'utile netto ordinario in caso di raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa”.

I giudizi degli altri analisti

I conti del semestre sono stati accolti positivamente dagli analisti come quelli di Mediobanca Research che confermano il rating ‘outperform’ su Enel dopo “conti in linea con le attese, grazie principalmente alla positiva performance delle attività italiane e spagnole”.

Equita Sim ha confermato rating buy sul gruppo, con prezzo obiettivo di 7,3 euro per azione, dopo la pubblicazione di conti migliori delle stime. “Nel complesso riteniamo che le indicazioni emerse dalla call siano positive ed il tono del management sia stato costruttivo, supportando la view di un'applicazione del payout al 70%, cioè un Dps superiore ai 46 centesimi”, spiegano gli esperti. Raccomandazione d’acquisto anche per Banca Akros, con target price di 8 euro per azione, dopo “conti buoni e in linea con le stime”.

Da WebSim Intermonte parlano di “cifre solide, leggermente superiori alle nostre aspettative a livello operativo, grazie a margini più elevati in Spagna e America Latina”, mentre quelli “nazionali sono stati supportati da margini Rinnovabili molto forti (maggiore produzione idroelettrica e prezzi medi di vendita), solo in parte compensati da una decelerazione sequenziale nei margini di Generazione Convenzionale e Mercato (Fornitura)”.

“Abbiamo rivisto le nostre proiezioni EBITDA 2024 leggermente al rialzo, lasciando il risultato finale sostanzialmente invariato” e “continuiamo a credere che ENEL stia negoziando a valutazioni ingiustificatamente basse, dato il suo mix aziendale e geografico ben bilanciato”, concludono da WebSim, mantenendo il loro giudizio ‘interessante’ sul titolo, con target price di 7,8 euro.

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