Enel, grande successo per il suo bond che lotta contro il cambiamento climatico
La società ha ricevuto quasi il triplo delle richieste per i titoli collocati da una sua controllata, raccogliendo così 1,5 miliardi di euro da investitori istituzionali.
Successo per Enel
Ottimo risultato per il bond lanciato da Enel, richiesto per quasi 3 volte rispetto alla disponibilità, secondo quanto comunicato questa mattina dalla società.
Il titolo è stato collocato sul mercato Eurobond dalla controllata Enel Finance International, società finanziaria di diritto olandese, ed è rivolto agli investitori istituzionali.
Gli ordini raccolti hanno raggiunto quasi 4 miliardi di euro, raccogliendo un totale di 1,5 miliardi di euro, con una significativa partecipazione di investitori socialmente responsabili (SRI).
Il ricavato consentirà al gruppo di “continuare a diversificare la propria base di investitori”, permettendo a Enel di finanziare l’ordinario fabbisogno finanziario”.
A Piazza Affari, intanto, il titolo Enel resta positivo dopo circa un’ora di scambi, in linea (+0,30%) con l’andamento del Ftse Mib (+0,40%), con le azioni scambiate a 5,436 euro.
I dettagli del bond
A determinare il successo è stata la cedola media del 4,25%, della durata di circa 14 anni in media.
In dettaglio, il primo da 750 milioni di euro prevede un tasso fisso di 4,0%, con data di regolamento fissata al 20 febbraio 2023 e scadenza al 20 febbraio 2031.
Il secondo, anche questo da 750 milioni, propone un tasso di fisso del 4,5%, con data di regolamento al 20 febbraio 2023 e in scadenza lo stesso giorno del 2043.
Obiettivo decarbonizzazione
La nuova emissione prevede l’utilizzo da parte di Enel di molteplici Key Performance Indicator (KPI) per ognuna delle due tranche previste, “rafforzando ulteriormente l’impegno della società per un’accelerazione nella transizione energetica”, si legge nella nota.
Per la prima volta, infatti, in un collocamento pubblico di un prestito obbligazionario, è prevista una tranche dell’emissione che combina un KPI collegato alla tassonomia dell’UE con un KPI collegato agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite.
La seconda tranche, collegata a due KPI associati alla traiettoria del gruppo di completa decarbonizzazione, è legata alla riduzione delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra.
“È con entusiasmo che presentiamo al mercato questo strumento innovativo, il primo nel suo genere a istituire un collegamento tra tassonomia dell'UE e SDG 13 delle Nazioni Unite sulla lotta contro il cambiamento climatico”, dichiara nella nota il CFO Alberto De Paoli.
“Con i nostri investimenti in tecnologie decarbonizzate siamo in linea con la tassonomia dell’UE e quindi pronti a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite”, sottolineava il manager di Enel, aggiungendo che “il legame inestricabile tra SDG e tassonomia è integrato nella nostra strategia e si riflette in tutti gli strumenti di finanza che utilizziamo così come nelle nostre decisioni industriali.
“Forti di questo approccio sinergico, lavoriamo incessantemente per raggiungere i nostri obiettivi di decarbonizzazione ed elettrificazione, rafforzando al contempo la sicurezza energetica dei paesi in cui operiamo, e aprendo la strada alla creazione di valore sostenibile e di lungo termine per tutti”, concludeva De Paoli.
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