Enel, risultati contrastanti e guidance confermata

Se l’utile ordinario è risultato in crescita nei nove mesi del 2024, il gruppo ha visto diminuire i ricavi a causa dei minori volumi di energia termoelettrica prodotti e a quote inferiori di energia elettrica e gas immesse sul mercato.
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Calano i ricavi di Enel
Luci e ombre nei risultati ottenuti da Enel nei nove mesi 2024, arrivati in un contesto di mercato complesso. L'utile netto ordinario è cresciuto del 16,2% a 5,8 miliardi di euro, mentre l'Ebitda ordinario ha registrato un incremento del 6,5%, attestandosi a 17,44 miliardi. Questi risultati sono stati trainati dalla performance delle energie rinnovabili e dalla gestione delle reti di distribuzione, spiega il comunicato.
Tuttavia, i ricavi hanno subito una significativa flessione del 17,1%, scendendo a 57,6 miliardi di euro rispetto ai 69,5 miliardi dello stesso periodo del 2023. Il calo è dovuto ai minori volumi di energia termoelettrica prodotti e alle minori vendite di energia elettrica e gas, in un contesto di prezzi decrescenti.
Risultati che hanno attirato le vendite (-1%) sul titolo Enel nelle prime due ore di contrattazioni, arrivato a scendere fino ad un minimo di 6,725 euro.
Confermata la guidance
Nonostante la flessione dei ricavi, dovuta principalmente ai minori volumi e alle variazioni di perimetro, Enel conferma la sua guidance per l'intero 2024 e ora prevede un Ebitda ordinario compreso tra 22,1 e 22,8 miliardi e un utile netto ordinario tra 6,6 e 6,8 miliardi.
“Il Piano di dismissioni entro la fine dell’anno ci consente di prevedere per il 2024 un rapporto tra indebitamento finanziario netto ed Ebitda pari a circa 2,4 volte, valore che si colloca al di sotto della media del settore”, dichiara nella nota Stefano De Angelis, CFO del Gruppo Enel.
“Tutto questo, insieme al costante impegno del gruppo verso la disciplina finanziaria e l’eccellenza operativa, rappresenta la base per una crescita futura, sostenibile e duratura, a beneficio dei nostri stakeholder. La performance del periodo e la visibilità sull’evoluzione del business anche nell’ultima parte dell’anno ci permettono quindi di confermare per il 2024 la guidance su Ebitda ordinario e utile netto ordinario fornita ai mercati nel 2023”.
Guidance conservativa
Gli analisti di Equita Sim ritengono che la guidance fornita sia conservativa, e che ci sia spazio per un risultato superiore. La stima dell'Ebitda della sim è fissata a 22,957 miliardi, con un quarto trimestre implicito a -1,3% su base annua. Questo suggerisce che Enel potrebbe chiudere l'anno con un risultato migliore rispetto alle previsioni ufficiali, in assenza di elementi negativi attesi per l'ultimo trimestre.
L'aggiornamento definitivo arriverà con il Capital Markets Day (CMD) del prossimo 18 novembre 2024, quando verrà presentato anche il nuovo Piano Strategico per il periodo 2025-2027, ma per ora Equita mantiene una visione positiva sulla capacità della società di superare le attese.
“Riteniamo che il CMD possa essere un catalyst positivo per il titolo, con la sostanziale conferma degli impegni in termini di investimenti in networks, asset rotation fuori da Latam (verso l’Europa), una stabile crescita nel segmento RES (4-5 GW all’anno) e un potenziale di investimento aggiuntivo nelle attività regolate Spagna (a valle della review regolatoria in corso). Riteniamo che possa esserci spazio per un upgrade del DPS minimo a 46 euro circa e del commitment del focus sulla generazione di cassa e sul debito”, concludono da Equita che su Enel hanno una raccomandazione ‘buy’, con target price a 7,70 euro.
L’acconto sul dividendo
“Nei nove mesi del 2024 abbiamo registrato solidi risultati, guidati dalla resilienza e dal bilanciamento geografico del nostro portafoglio di asset e da un maggior presidio delle iniziative di advocacy in America Latina”, secondo De Angelis.
In linea con il Piano Strategico 2024-2026, Enel ha anche deliberato un acconto sul dividendo pari a 0,215 euro per azione, che sarà pagato il 22 gennaio 2025, con la previsione di un dividendo minimo per l'intero anno pari a 0,43 euro per azione.
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