Enel, risultato netto in forte rialzo nel primo trimestre

I primi tre mesi del gruppo operante nel settore dell’energia ha visto un risultato netto e un Ebitda in crescita, compensando così il calo dei ricavi seguito alla diminuzione dei prezzi del gas e del petrolio.
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Enel in evidenza
Crescita a doppia cifra per Ebitda trimestrale ordinario nonostante un calo dei ricavi, dovuto all’andamento dei prezzi dell’energia, e un risultato netto in forte crescita. Sono questi alcuni dei punti salienti della trimestrale di Enel comunicata ieri sera a Piazza Affari chiusa e il titolo reagisce questa mattina, segnando una crescita superiore al 2% nella prima mezz’ora di scambi, arrivando a 6,734 euro per azione.
Fiducia sul titolo dopo i risultati anche dagli analisti, con Goldman Sachs che conferma il ‘buy’ e alza il target price da 8,70 a 8,75 euro e UBS che mantiene i 7,55 euro di fair value (‘buy’). Giudizio ‘neutral’, invece, per Jefferies (tp a 6,50 euro) e per RBC (tp a 6,60 euro).
La trimestrale
Il primo trimestre di Enel ha visto i ricavi del gruppo scendere del 26,4% a 19,432 miliardi di euro, dai 26,414 miliardi dello stesso periodo del 2023. Il calo è dovuto principalmente alla progressiva discesa dei prezzi nei periodi a confronto, alle minori quantità di energia vendute sui mercati finali, nonché al minor ricorso alla generazione da fonte termoelettrica. Tali effetti sono in parte compensati dai maggiori ricavi da vendita di energia prodotta da fonti rinnovabili, sottolinea la società.Aumenta (+11,6%) su base annuale l’Ebitda ordinario, grazie al positivo contributo delle diverse unità di business e geografiche, in particolare del settore della generazione rinnovabile e dell’ottimizzazione dei costi di approvvigionamento che hanno migliorato i margini delle vendite.
Balzo (+44,2%) per il risultato netto ordinario del gruppo, passato da 1,512 miliardi del 2023 agli attuali 2,180 miliardi, come conseguenza dell’andamento positivo della gestione operativa ordinaria e dell’ottimizzazione della gestione finanziaria.
Infine, leggero aumento (+0,9%) per l’indebitamento finanziario netto a 60,696 miliardi dai 60,163 milioni di fine 2023, mentre si riducono (-10%) gli investimenti, scesi a 2,587 miliardi (-286 milioni).
Confermata la guidance
Alla luce della performance del primo trimestre, la guidance fornita ai mercati finanziari in occasione della presentazione del Piano Strategico 2024-2026 nel novembre 2023 viene confermata dalla società: nel 2024, il gruppo prevede un Ebitda ordinario compreso tra 22,1 e 22,8 miliardi di euro e un utile netto ordinario compreso tra 6,6 e 6,8 miliardi di euro.
Di “solidi risultati” che “confermano l'efficacia delle azioni manageriali intraprese con il Piano Strategico 2024-2026, nonché la resilienza del nostro modello di business in tutti i Paesi di presenza”, parla il CFO Stefano De Angelis.
Anche nei prossimi mesi, Enel “continuerà a perseguire con grande disciplina un'allocazione selettiva del capitale, massimizzando efficienza ed efficacia della gestione, nonché la sostenibilità finanziaria e ambientale. Siamo pertanto fiduciosi di raggiungere tutti i nostri obiettivi per il 2024, inclusa la riduzione del debito netto di gruppo, che già oggi è sceso a 54 miliardi di euro considerando anche le dismissioni ormai in fase di finalizzazione. L'ottima performance del primo trimestre ci fornisce ampia visibilità anche sulla conferma della politica di remunerazione degli azionisti presentata nel Capital Markets Day di Novembre 2023”, conclude il manager
Risultati “solidi” secondo WebSim Intermonte
Enel ha riportato dati “molto solidi, superiori alle aspettative, sostenuti principalmente da margini molto forti in Italia”, evidenziano da WebSim Intermonte.
“Dopo un primo trimestre molto difficile, nelle ultime settimane la performance azionaria di Power Generators ha iniziato a beneficiare del miglioramento dei prezzi dell'elettricità, sostenuta dalla ripresa dei prezzi del gas e della CO2”, aggiungono dalla sim.
Il titolo Enel continua ad essere “scambiato a valutazioni ingiustificate e poco impegnative, tenendo conto del suo business ben bilanciato e del suo mix geografico”, e “la crescente esposizione alle attività regolamentate di infrastrutture e reti, unita alla continua riduzione della leva finanziaria, dovrebbe portare a un meritato re-rating nei prossimi mesi”, prevedono da WebSim, confermando la view positiva su Enel, con giudizio ‘interessante’ e un target price di 7,8 euro.
La cessione in Perù
Intanto, Enel Perú, società controllata da Enel tramite Enel Américas, ha comunicato questa mattina il completamento della cessione della totalità delle partecipazioni in Enel Generación Perú e Compañía Energética Veracruz a Niagara Energy. L'operazione, annunciata il 22 novembre 2023, è stata finalizzata dopo l'approvazione delle autorità peruviane competenti in materia di concorrenza. Il corrispettivo totale è di circa 1,3 miliardi di dollari USA e ha comportato un enterprise value complessivo di circa 2,1 miliardi di dollari USA.
La cessione ha portato a una riduzione dell'indebitamento netto consolidato del Gruppo di circa 1,2 miliardi di euro nel 2024, con un impatto positivo sull'utile netto del Gruppo di circa 7 milioni di euro, senza influenzare i risultati economici ordinari.
L'operazione è conforme al Piano Strategico 2024-2026 di Enel, mirando a garantire una struttura finanziaria solida e aumentare gli investimenti nelle aree geografiche strategiche. Enel Perú ha ceduto le partecipazioni a Niagara Energy, società controllata da Actis, in Enel Generación Perú (86,95%) e Compañía Energética Veracruz S.A.C. (100%).
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