Enel, spiragli per la ripresa della vendita della filiale russa

Enel, spiragli per la ripresa della vendita della filiale russa

La cessione di Enel Russia era stata sospesa da una decisione del Presidente Vladimir Putin, ma gli acquirenti potrebbero chiedere una deroga e riaprire la partita.

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Nuove possibilità

Un decreto di Vladimir Putin l’aveva sospesa, come risposta alle sanzioni internazionali decise dall’Occidente, ma la vendita di Enel Russia potrebbe non essere ‘perduta’ per sempre. Indiscrezioni del Sole 24 Ore, infatti, indicano la possibilità per gli acquirenti di richiedere direttamente al presidente un’esenzione per l’operazione.

Spetterebbe, dunque, al gruppo petrolifero Lukoil e al fondo privato Gazprombank Frezia l’iniziativa, ovvero i soggetti con i quali Enel aveva stretto l’accordo per la cessione del 56,43% di Enel Russia per circa 137 milioni di euro.

La view di WebSim

Nell’accordo di giugno erano compresi asset quali “tre centrali a gas e impianti fotovoltaici per un controvalore di 687 milioni di euro in termini di Enterprise Value (EV)”, ricordano da WebSim.

L’obiettivo di Enel comprendeva “la possibilità di chiudere l’operazione entro il terzo trimestre dell’anno, obiettivo che in questo momento sembra difficile”, aggiungono dalla sim.

Per quanto riguarda il titolo Enel, da WebSim mantengono la raccomandazione ‘interessante’, con target price a 6,80 euro rispetto agli odierni 4,942 euro.

L’analisi di settore

L’indice Stoxx del settore Utility europeo resta in difficoltà da inizio anno, visto il -9% dallo scorso gennaio e comparato con il -11% dell’indice Stoxx 600.

“Il settore Utility europeo, sotto il profilo dei fondamentali, è tra quelli che godono dei multipli più attraenti”, sottolineano gli analisti di WebSim.

“Il P/E medio del settore Stoxx Utility stimato dagli analisti raccolti da Bloomberg è intorno a 16,0x, mentre il ritorno previsto in termini di dividendo è tra i più elevati: Dividend/Yield 5,0%”, aggiungono.

Proprio Enel, insieme a A2A, resta tra i peggiori con un -31% nel corso del 2022, mentre il titolo migliore del comparto in Italia è Terna (+6%).Da Mediobanca valutano ‘outperform’ il titolo Enel, con prezzo obiettivo di 7,80 euro, dopo la vendita del 49% di un impianto solare in India da 420MW per 35 milioni di euro e l’avvio della costruzione dell’impianto solare in Colombia da 132MW.

Meloni e il ‘No’ alla nazionalizzazione

A circa un mese dalle elezioni, Giorgia Meloni ha escluso che il governo possa assumere il pieno controllo dei gruppi energetici nazionali, tra cui Enel oltre a Eni, in quanto le due società stanno ottenendo grandi successi.

Nel corso di un’intervista all’agenzia Reuters, Meloni ribadisce la contrarietà alla nazionalizzazione come fatto in Francia con EDF, ma ha aggiunto che il dovere del Governo sarà quello di proteggere il patrimonio nazionale, evitando acquisizioni da gruppi stranieri.

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