Enel, target price alzato da Morgan Stanley

Il broker riconosce i progressi della gestione del gruppo ma restano le preoccupazioni sulla crescita futura del titolo e si attende una crescita degli utili più contenuta rispetto ai pari del settore.
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Enel e Morgan Stanley
Focus su Enel dopo il giudizio positivo arrivato oggi dall’aggiornamento di Morgan Stanley in cui analizza i vari scenari per valutare potenziali catalizzatori positivi.
Il broker ha ridotto la raccomandazione sul titolo del gruppo, portandolo da equalweight a underweight, ma ha aumentato il target price da 8,30 a 8,60 euro, rispetto agli 8,864 euro di questa mattina (-1%).
Il prezzo di borsa attuale è leggermente sopra il fair value stimato da Morgan Stanley, con un P/E 2025 intorno a 15x e un dividend yield del 2,8%.
Scenario e catalizzatori
Morgan Stanley motiva il downgrade con preoccupazioni sulla crescita futura del titolo, nonostante riconosca i progressi della gestione del gruppo, particolare la semplificazione, disciplina sul capitale, dismissioni e aumento del dividendo per azione.
La banca prevede un CAGR dell’EPS del 2,6% nel triennio 2025–2028 e dell’1,9% fino al 2030, ben al di sotto della media dei grandi utility integrate (5,7%) e del settore nel suo complesso (circa 5%).
In uno scenario base, Morgan Stanley vede Enel con una crescita degli utili più contenuta rispetto ai pari del settore. La banca ha fatto un’analisi di scenario per valutare potenziali catalizzatori positivi (buyback al massimo, estensione al top delle fee delle concessioni, cessione della quota brasiliana, mantenimento dei livelli di generazione e trading del 2025), concludendo che tutti questi fattori dovrebbero materializzarsi per portare la crescita dell’EPS a circa il 5% nel periodo 2025–2030.
Le stime sul 2025
A fine novembre Enel aveva fornito le stime degli analisti sull’intero 2025 e, secondo il consensus elaborato sulle indicazioni di 25 banche d’affari, il gruppo dovrebbe chiudere l'esercizio in corso con un margine operativo lordo di 23 miliardi di euro, con un intervallo di stima compreso tra i 22,59 miliardi di euro e i 23,48 miliardi di euro.
L’utile netto ordinario è previsto a circa 6,91 miliardi (minimo di 6,66 miliardi e massimo di 7,17 miliardi) e, di conseguenza, l’utile netto per azione è stimato a 0,68 euro (minimo di 0,64 euro; massimo di 0,71 euro).
A fine 2025 l’indebitamento netto di Enel è previsto a 57,53 miliardi: l'intervallo di previsione va da un minimo di 55,26 miliardi a un massimo di 66,45 miliardi di euro.
Aggiornamento sul buyback
Intanto, Enel ha comunicato di aver acquistato, tra il 24 e il 28 novembre 2025, nell'ambito del programma di buyback, complessivamente 6.052.261 azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 8,7836 euro per azione, per un controvalore pari a 53.160.639,885 euro.
Dall'inizio del programma, Enel ha acquistato 86.940.209 azioni proprie (pari allo 0,8551% circa del capitale sociale), per un controvalore complessivo di 687.196.950,281 euro.
Considerando le azioni proprie già in portafoglio, Enel detiene al 28 novembre complessivamente 98.025.451 azioni proprie, pari allo 0,9642% circa del capitale sociale.
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