Enel vicino all’ok all’offerta di Macquarie

Il fine settimana ha portato movimenti anche sul fronte Open Fiber. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Sole 24Ore, il consiglio di amministrazione di Enel avrebbe giudicato interessante l’offerta presentata da Macquarie per il 50% detenuto dalla società in Open Fiber (il restante 50% è in mano a Cdp). Il cda di Enel dunque potrebbe accettare la proposta degli australiani tra fine novembre e inizio dicembre.

L’evoluzione è determinante nel progetto della rete unica italiana e la novità va, di conseguenza, a impattare anche su Telecom Italia, protagonista principale del progetto banda larga. A fine agosto Telecom Italia e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) avevano sottoscritto un accordo preliminare per la nascita di un soggetto che combini gli asset della rete secondaria Tim con quelli di Open Fiber, con l’approvazione della costituzione di FiberCop.

Entrambi i titoli beneficiano delle novità, alle 12 Enel segna +0,65% a 7,57 euro, mentre Tim è in guadagno dello 0,99% scambiato a 0,34 euro. Equita Sim conferma per entrambi il rating buy con Tp 0,47 (Tim) e 8,5 (Enel). L’offerta, secondo gli analisti, risolverebbe il tema del possibile aumento della quota di CdP in Open Fiber. «La valutazione EV (100%) sarebbe superiore a 7 miliardi, con opzione per salire fino a 8 miliardi in caso di avveramento di certe condizioni (es. realizzazione della rete unica). Enel potrebbe utilizzare i proventi di Open Fiber per salire al 100% in Ufinet, veicolo che sta realizzando piani di cablaggio di fibra in America Latina», in linea con il piano di espansione di Enel-X.