Eni, esclusiva a Ithaca per la vendita degli asset britannici
La società italiana ha concesso quattro settimane a Ithaca per valutare l’acquisto delle sue attività detenute nel Regno Unito, comprese quelle recentemente acquisite di Neptune Energy.
Eni e l’esclusiva a Ithaca
Quattro settimane di esclusiva per valutare un’eventuale offerta. È quanto concesso da Eni al produttore britannico di gas e petrolio nel mare del Nord, Ithaca Energy, per una potenziale operazione che riguarda gli asset nell’upstream nel Regno Unito.
L’operazione punta ad una potenziale fusione con tutti gli asset di Eni nel Paese, inclusi quelli di Neptune Energy, recentemente acquisita, escludendo le attività di cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio (Ccus) e quelle presenti nel mare d’Irlanda.
Nel caso in cui dovesse concludersi positivamente, l’operazione vedrà Eni conferire le sue attività nel Regno Unito in cambio dell'emissione di nuove azioni di Ithaca Energy, diventando così il principale azionista della società britannica con una quota tra il 38 e il 39% del capitale di Ithaca Energy, comprensivo dei nuovi asset.
Se realizzata, la combinazione di asset “rappresenterebbe un'opportunità di valore per gli azionisti di Ithaca Energy, sostenendo la realizzazione della strategia di acquisto, costruzione e potenziamento della società”, spiega la nota pubblicata dai britannici.
“Anche se le discussioni sono a uno stadio avanzato, non vi è certezza che una potenziale combinazione si realizzi, né per quanto riguarda i termini finali”, avvisa il management di Ithaca.
Le attività in UK
Eni detiene una base di asset ben diversificata in 4 hub chiave nel Regno Unito: Elgin Franklin, J-Area, Cygnus e Seagull; Ithaca Energy è già partner nei giacimenti Elgin Franklin e JadeIl business del gruppo italiano in UK ha avuto una produzione pro forma nel 2023 di 40-45 mila boe/giorno e riserve 2P di circa 100 milioni di boe al 31 dicembre 2023.
Oggi, intanto, il titolo Eni apre in leggero calo a Piazza Affari, scendendo (-0,50%) ad un minimo di 14,476 euro, portando al 7% le perdite di questo 2024.
Collaborazione con il MIT
Il newsflow del gruppo vede anche la firma del rinnovo della propria adesione alla MIT Energy Initiative (MITEI), del Massachusetts Institute of Technology (MIT), con cui collabora dal 2008, in qualità di Membro Fondatore fino alla fine del 2027, proseguendo nel proprio impegno per la ricerca nel campo delle energie low carbon.
L’accordo conferma il ruolo centrale che Eni assegna all'innovazione e alla ricerca come driver per il raggiungimento degli obiettivi di breve, medio e lungo periodo nella strategia di decarbonizzazione della società.
Questa collaborazione comprende lo sviluppo di soluzioni a basse e zero emissioni di carbonio, le attività di ricerca legate alle principali sfide della catena del valore dell'energia e lo scambio di know-how con Eni oltre che l'attivazione da parte della società di fellowships per dottorati di ricerca o post-docs. Ricercatori e mentors Eni, visiteranno il MIT, al fine di condividere esigenze concrete di business e individuare relative opportunità di mercato.Le attività previste all'interno del rinnovo si focalizzano sullo sviluppo di progetti relativi alla decarbonizzazione come la cattura, l'utilizzo e lo stoccaggio della CO2 (CCUS), i biocarburanti, le soluzioni riguardanti lo stoccaggio energetico, essenziale per lo sviluppo su scala industriale delle energie rinnovabili, nonché il supporto alla progettazione di parchi eolici off-shore. Continuerà, inoltre, l'intensa attività di ricerca sull'energia da fusione.
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