Eni, Governo UK finanzia progetto HyNet

La società italiana contribuirà ad abbattere in modo sicuro le emissioni delle industrie hard-to-abate nel Nord Ovest dell'Inghilterra e del Galles del Nord.
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L’assegnazione di fondi a HyNet
Buona notizia per Eni nel Regno Unito dove il Governo ha assegnato nuovi fondi per lo sviluppo del progetto HyNet North West, uno dei più avanzati del Paese, in cui la società italiana è coinvolta direttamente.
In particolare, il Governo britannico ha finanziato la concessione della licenza economica per il trasporto e stoccaggio di CO2 (T%S) di Liverpool Bay, segnando così il lancio dell’industria CCS nel Paese. Il finanziamento include investimenti per gli emettitori industriali in Track 1 e rappresenta una tappa fondamentale verso la fase esecutiva di HyNet, che sbloccherà ulteriori significativi investimenti nell'area.
Il coinvolgimento di Eni
HyNet North West è un innovativo progetto energetico a basse emissioni di carbonio e idrogeno finalizzato a sbloccare un'economia a basse emissioni di carbonio nel Regno Unito, in particolare nelle zone Nord Ovest e Galles del Nord.
Con questo progetto non solo si potrà garantire l'occupazione locale, sostenendo la decarbonizzazione delle industrie hard-to-abate, ma si punterà a mantenere nel lungo periodo la competitività industriale del Paese creando nuove catene produttive e posti di lavoro.
Eni opererà in qualità di operatore per il sistema di trasporto e stoccaggio di CO2, contribuendo ad abbattere in modo sicuro le emissioni delle industrie hard-to-abate nel Nord Ovest dell'Inghilterra e del Galles del Nord con una capacità iniziale di stoccaggio pari a 4,5 milioni di tonnellate di CO2 all'anno nella prima fase, e un aumento potenziale fino a 10 milioni di tonnellate di CO2 all'anno dopo il 2030.
Il progetto trasformerà una delle regioni industriali più energivore del Paese in uno dei primi cluster industriali a basse emissioni di carbonio al mondo attraverso il riutilizzo dei giacimenti di gas depletati operati da Eni nella baia di Liverpool.Il progetto “apporterà un contributo significativo riducendo l'impatto di queste industrie e contribuirà all'obiettivo del Regno Unito di stoccare 20-30 milioni di tonnellate di CO2”, sottolinea Eni nella nota.
Finita l’era del carbone?
"Lunedì si è conclusa l'era del carbone, una storia lunga 150 anni in questo paese. Oggi inizia una nuova era”, dichiarava il Segretario di Stato per la Sicurezza Energetica e Net Zero del Regno Unito, Ed Miliband, aprendo “la strada alla rivoluzione dell'energia pulita che ricostruirà i cuori industriali della Gran Bretagna”.
Per l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, La notizia di oggi rappresenta “un passo importante verso la creazione di una nuova filiera di business legata alla transizione energetica” e “HyNet diventerà uno dei primi cluster a basse emissioni di CO2 al mondo e il progetto decarbonizzerà uno dei principali distretti industriali ad alta intensità energetica, promuovendo una crescita economica significativa in questa regione del Regno Unito”.
In conclusione, Descalzi ha sottolineano come “l'impegno condiviso oggi rappresenti una dimostrazione concreta di come i Governi e l'industria possono lavorare insieme per attuare politiche industriali efficienti e pragmatiche per accelerare la decarbonizzazione, e conferma il ruolo di Eni come partner chiave del Paese verso il Net Zero".
Previsioni sul dividendo
A Piazza Affari il titolo Eni scambia positivo nelle prime due ore di scambi, salendo (+1%) a 14,316 euro per azione, mentre Equita Sim oggi ha confermato il suo target price a 19,50 euro per la società petrolifera, raccomandandone ancora l’acquisto (buy).
Eni “ha completato l’aggregazione della quasi totalità dei propri asset E&P situati in UK, esclusi quelli situati nell’East Irish Sea e quelli legati ai progetti CCUS, agli asset di Ithaca Energy” e “ha ricevuto azioni ordinarie di Ithaca per una partecipazione pari a circa il 38,7% del capitale”, ricordano dalla sim.Ithaca Energy è una società da 1,2 miliardi di sterline di capitalizzazione di mercato con una produzione maggiore di 100kboed nel 2024 e da Equita prevedono “una distribuzione in dividendi del 30% della generazione di cassa per il 2024-25 con un target a 500 milioni di dollari”.
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