Eni, importante scoperta di gas in Egitto


La società petrolifera rafforza la sua attività nel Mediterraneo dove già svolge un importante ruolo nel fornire gas dall’Egitto all’Europa e con il nuovo giacimento prosegue nel perseguimento del suo obiettivo net-zero per la decarbonizzazione del paese africano.


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La scoperta di Eni

Eni scopre un nuovo giacimento di gas in Egitto, confermando così le indiscrezioni della settimana scorsa.

La nuova scoperta riguarda il pozzo esplorativo di Nargis-1 rientrante nella concessione ‘Nargis Offshore Area’, situato nel Mar Mediterraneo orientale, arrivata a seguito della perforazione in 309 m d’acqua ad opera della nave Stena Forth, “dopo aver incontrato circa 61 m di arenarie del Miocene e dell’Oligocene contenenti gas”, sottolinea la nota della società pubblicata ieri.

La strategia

L’importanza del nuovo pozzo è data anche dalla sua vicinanza alle infrastrutture Eni già esistenti sul luogo, permettendone così il pieno sfruttamento.

Eni, infatti, opera in Egitto dal 1954 attraverso la sua controllata Ieoc ed è diventato il principale produttore del paese con una produzione di idrocarburi pari a circa 350 mila barili di olio equivalenti al giorno.

Nargiris-1 “conferma l’efficacia della strategia di Eni con focus sull’offshore egiziano”, da sviluppare ulteriormente da parte di Eni “grazie alla recente aggiudicazione dei blocchi esplorativi North Rafah, North El Fayrouz, North East El Arish, Tiba e Bellatrix-Seti East”, spiega ancora la nota.

Il nuovo giacimento “potrebbe permettere di aumentare l’export di gas verso l’Europa, attraverso l’impianto di liquefazione di Damietta”, spiegavano nei giorni scorsi da Equita Sim.

La concessione ‘Nargis Offshore Area’ presenta un’estensione di circa 445 mila acri (1.800 km quadrati) ed è detenuta sia da Eni che da Chevron Holdings C Pte con il 45% ciascuna, mentre il resto (10%) appartiene a Tharwa Petroleum Company Sae.

La strategia di Eni in Egitto risulta in linea con il suo obiettivo net-zero da realizzare entro il 2050, da perseguire attraverso una serie di iniziative volte a decarbonizzare il settore energetico egiziano, tra cui lo sviluppo di impianti Ccs, impianti di energia rinnovabile, agri-feedstock per la bioraffinazione e altri.

Andamento in borsa e view analisti

Questa mattina il titolo Eni ha aperto in positivo di mezzo punto e toccando un massimo di 14,55 euro.

Le azioni della società confermano, dunque, il buon andamento del 2023, nel corso del quale hanno visto una crescita di quasi il 6% rispetto ai 13,71 euro di inizio gennaio.

Dopo la notizia, gli analisti di WebSim confermano la loro raccomandazione ‘interessante’ su Eni, con target price di 16 euro.

Accuse dall’antitrust

Questa mattina, intanto, si sono svolte delle ispezioni nella sede di Eni da parte della Guardia di Finanza e decise dall’Autorità garante della concorrenza del mercato. Le operazioni hanno riguardato anche altre società petrolifere quali Esso Italiana (gruppo Exxon Mobil), Italiana Petroli, Kuwait Petroleum Italia e Tamoil Italia.

I procedimenti sono stati avviati anche sulla base della documentazione tempestivamente fornita dalla Guardia di Finanza in merito alle infrazioni accertate sui prezzi dei carburanti praticati da oltre mille pompe di benzina” distribuite su tutto il territorio nazionale, spiegano dall’antitrust.

La documentazione trasmessa farebbe “emergere da parte delle compagnie petrolifere condotte riconducibili alla omessa diligenza sui controlli rispetto alla rete dei distributori”, spiega l’antitrust.

Nel dettaglio, in numerosi casi è stata riscontrata una difformità tra il prezzo pubblicizzato e quello più alto applicato realmente, mentre in altri è stata omessa l’esposizione del prezzo praticato o la sua pubblicazione sul portale ‘Osservaprezzi Carburanti’, sito utile al consumatore per trovare la pompa con il prezzo più basso.

Alla luce delle indagini, Eni insieme a IP, Kuwait Petroleum Italia e Tamoil non avrebbero adottato misure o iniziative idonee a prevenire e a contrastare queste condotte illecite a danno dei consumatori.

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