Eni: oggi stacca il dividendo, Bernstein taglia il target price
Questa mattina la società petrolifera italiana stacca la terza delle quattro cedole di quest’anno mentre a Piazza Affari è giorno di dividendi anche per altre società quotate.
Eni sopra la parità
Focus su Eni questa mattina a Piazza Affari, protagonista per lo stacco del dividendo e per i giudizi degli analisti.
Le azioni della società guidata da Claudio Descalzi aprono la seduta sopra la parità, a 14,166 euro, in contro tendenza rispetto al FTSE MIB, in calo dello 0,60%.
Negativo l’andamento del titolo da inizio anno, segnando un calo del 9% rispetto ai livelli di inizio gennaio, quando quotava 15,56 euro.
I dividendi di oggi
Oggi alcune società quotate alla Borsa di Milano staccavano la cedola e tra le big del FTSE MIB ci sono Eni e STMicroelectronics. Il dividendo del colosso petrolifero è determinato da 4 rate trimestrali da 0,25 euro, pagate ogni anno a marzo, maggio, settembre e novembre, per un totale di 1 euro.
Il pagamento della prima tranche sarà effettuato il 25 settembre 2024 – con data di stacco cedola oggi e record date il 24 settembre 2024. Guardando oltre, per il pagamento della seconda tranche sarà effettuato il prossimo 20 novembre (data di stacco cedola il 18 novembre 2024 e record date il 19 novembre 2024).
“Riteniamo adeguata la politica di distribuzione agli azionisti dell'Eni, vista l'introduzione di un programma flessibile di pagamento di dividendi e riacquisti legato ai flussi di cassa. Legando i pagamenti al flusso di cassa, il piano fornisce flessibilità quando i prezzi sono bassi, diminuendo la probabilità che la società debba tagliare il suo dividendo come ha fatto in passato. Inoltre, comunica chiare aspettative agli investitori”, scrivono gli analisti di Morningstar.
Per quanto riguarda STM, il gruppo italofrancese assegna oggi la seconda tranche della cedola relativa all’esercizio 2023, pari a 0,081 euro. Tra le altre società, oggi è il turno anche di Piaggio (0,115 euro – acconto) e SeSa (1 euro).
I target price degli analisti
Tra i giudizi degli analisti, oggi Bernstein ha tagliato a ‘market perform’ il suo rating sul titolo, riducendo il target price da 17,50 a 17,10 euro.
A metà settembre, inoltre, gli analisti di BNP Exane avevano rivisto al rialzo la raccomandazione a ‘neutral’ sul colosso energetico, con un prezzo obiettivo alzato a 15 euro per azione dai precedenti 13,5 euro.
Il buyback
A fine settimana scorsa Eni aveva annunciato di aver acquistato tra il 9 e il 13 settembre 2024 un totale di 2.728.500 azioni proprie (pari allo 0,08% del capitale sociale) al prezzo medio ponderato di 13,9274 euro per azione, per un controvalore complessivo di 38.000.973,16 euro nell'ambito della seconda tranche del programma di buyback deliberato dall'Assemblea il 15 maggio 2024, finalizzata a riconoscere agli azionisti un'ulteriore remunerazione rispetto alla distribuzione dei dividendi.A partire dall'avvio, il 13 giugno 2024, della seconda tranche del programma di buyback, Eni ha acquistato 43.077.347 azioni proprie (pari allo 1,31% del capitale sociale) per un controvalore complessivo di 616.291.821,55 euro.
Considerando le azioni proprie già in portafoglio e gli acquisti effettuati dall'avvio del programma di buyback in data 27 maggio 2024, Eni detiene 139.698.419 azioni proprie pari al 4,25% del capitale sociale.
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