Eni rimbalza con il recupero del petrolio. Nasce l’alleanza con Bonifiche Ferraresi

Apertura di seduta positiva per Eni e gli altri titoli petroliferi dopo i cali dei giorni scorsi causati dalla discesa dei prezzi del greggio.

Tra i migliori del Ftse Mib (+0,40%), infatti, troviamo Eni (+2%) e Tenaris (+1%), mentre scambia in verde anche Saipem (+0,60%).

Eni ha ricevuto un’attestazione di fiducia da parte degli analisti di Barclays, i quali hanno modificato la loro posizione sul titolo della società, portandolo a ‘Buy’ dal precedente ‘Sell’, mentre il target price è stato rivisto al rialzo di 3 euro, portandolo a 16 euro dai precedenti 13 euro.

Il rimbalzo odierno di Eni permette alle sue azioni (12,69 euro) di annullare le perdite delle scorse due sedute, recuperando dal minimo della seduta di ieri toccato a 12,33 euro.

La discesa del titolo coincideva con il calo del WTI, ieri ai minimi degli ultimi sei anni a 76,50 dollari al barile, mentre oggi si assiste al recupero dell’oro nero, tornato a 79 dollari.

Con il recupero in corso, restano ancora le incertezze sul prezzo del greggio dovute alla possibilità che l’amministrazione Biden possa utilizzare le riserve strategiche degli Stati Uniti per far fronte alle pressioni inflazionistiche dovute all’aumento del prezzo dell’energia, mentre la Cina starebbe ancora “lavorando sul loro rilascio”, secondo quanto dichiarato da un portavoce della National Food and Strategic Reserve Administration cinese.

Questa mattina, intanto, un comunicato congiunto tra Eni e il Gruppo Bonifiche Ferraresi (BF) ha annunciato un’alleanza tra le due società finalizzata allo sviluppo di prodotti agricoli sostenibili per la produzione di biocarburanti.

Una joint venture paritetica tra le due società (50% entrambe) svilupperà prodotti di ricerca e sperimentazione agricola di sementi di piante oleaginose da utilizzare come feedstock nelle bioraffinerie di Eni.

Le attività di test e sperimentazione della jv verranno svolte in Sardegna, dove BF possiede i ‘Laboratori a cielo aperto’ e avranno la finalità di valutare la replicabilità delle produzioni in Italia e nei paesi esteri in cui è presente Eni, soprattutto in Africa. Infine, la jv si occuperà anche della formazione del personale per le filiere di sviluppo dei progetti agro-feestock.

Nell’accordo è previsto l’acquisto da parte di Eni di una partecipazione di minoranza nella controllata di BF, oltre all’ingresso del gruppo petrolifero nel capitale sociale di BF attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato.

L’intesa “fa leva sulla consolidata collaborazione tra Eni e BF in ambito agricolo per lo sviluppo di iniziative di diversificazione economica, trasferimento di competenze e supporto all’imprenditorialità in Italia e all’estero”, spiega il comunicato.

La sottoscrizione dell’accordo rientra nella strategia messa in campo da Eni per raggiungere la completa neutralità carbonica entro il 2050 attraverso l’uso della bioraffinazione, il raddoppio della capacità produttiva a circa due milioni di tonnellate entro il 2024 e l’ulteriore aumento fino a 5/6 milioni di tonnellate entro il 2050.