Eni, riprendono le forniture di gas dall’Austria

La società italiana e Gazprom hanno comunicato la risoluzione dei vincoli derivanti dalla nuova normativa austriaca alla base del blocco in corso dal primo di ottobre, notizia che sta abbassando ancora i prezzi di riferimento europeo del gas.

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Riparte il flusso austriaco di gas

Si allenta la tensione sul flusso del gas russo attraverso l’Austria, bloccato lo scorso primo ottobre dalla nuova normativa che aveva costretto Gazprom a fermare la fornitura.

Questa mattina, la svolta: Eni informava in una nota che “la ripresa delle forniture è stata resa possibile dalla risoluzione da parte della società e delle parti coinvolte dei vincoli che derivano dalla nuova normativa introdotta dalle autorità di regolamentazione austriache”.

Notizia confermata anche dai russi attraverso canale Telegram di Gazprom, nel quale si specificava che “il regolatore austriaco ha segnalato la sua disponibilità a confermare le nomine per il transito da parte di Gazprom Export, consentendo così di riprendere le forniture di gas attraverso il territorio dell’Austria”.

La soluzione arriva in un momento di calo per il gas, con i prezzi di riferimento europeo scesi ai minimi degli ultimi due mesi e mezzo, oggi intorno ai 160 euro per megawattora.

L’Europa riempie le riserve

La notizia positiva di oggi arriva mentre il Vecchio Continente sta cercando di riempire le proprie riserve di gas per l’inverno, vista la sua dipendenza da quello russo.

Oggi la Francia ha annunciato il raggiungimento del 100% degli stoccaggi, raggiungendo così Belgio e Portogallo, mentre l’Italia nei giorni scorsi era arrivata al 90% della propria capacità.

L’Italia rappresenta il secondo cliente europeo di Gazprom dopo la Germania ed è dipendente in misura maggiore dal gas russo rispetto alla maggior parte dei paesi europei.

Dall’AIE, però, avvisano che nonostante questi sviluppi positivi, sarà difficile arrivare alla fine dell’inverno in sicurezza e fronteggiare eventuali basse temperature nei mesi di febbraio e di marzo, nel caso in cui non si ridurranno i consumi.

Dipendenza dalla Russia al 7,5%

La presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ha annunciato “passi importanti” nella riduzione della dipendenza dal gas russo.

“Negli ultimi sette mesi, insieme ai nostri Stati membri, abbiamo diminuito il nostro consumo di gas di circa il 10%”, mentre “le forniture di gas russo sono diminuite dal 41% fino ad arrivare al 7,5% del gas dei gasdotti”, spiegava Von der Leyen nel corso del dibattito nella plenaria a Strasburgo sull’escalation della guerra russa contro l'Ucraina.

“Abbiamo compensato questa riduzione con un aumento delle importazioni di gas naturale liquefatto e di gasdotti, soprattutto da fornitori affidabili come gli Stati Uniti e la Norvegia”, aggiungeva la presidente.

“I prezzi elevati del gas stanno guidando i prezzi dell'elettricità” e “dobbiamo limitare questo impatto inflazionistico del gas sull'elettricità, ovunque in Europa, per questo siamo pronti a discutere di un tetto massimo al prezzo del gas utilizzato per generare elettricità”, tetto che “rappresenterebbe anche un primo passo verso una riforma strutturale del mercato elettrico”, concludeva Von der Leyen.

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