Eni sfrutta la scia del rialzo del petrolio

I continui venti di guerra in Medio Oriente non sembrano volersi attenuare sostenendo di nuovo le quotazioni dell’oro nero e tutto il comparto azionario collegato.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Eni in recupero

Titoli petroliferi in cerca di recupero con il rialzo dei prezzi del petrolio dovuto al continuo soffiare dei venti di guerra in Medio oriente.

Eni guadagna oltre l’1% questa mattina e torna a 15,628 euro nei primi scambi, recuperando così le perdite di ieri (-0,76%).

Bene anche il resto del settore, con Saipem protagonista (+2%) a Milano, seguita da Maire Tecnimont (+0,80%), mentre in Europa le luci sono accese su Galp (+2,50%), Equinor (+2,50%) e TotalEnergies (+2%).

Il petrolio continua la sua crescita e i future sul WTI guadagnano oltre l’1% a 73,50 dollari, mentre il Brent si attesta intorno quota 79 dollari al barile.

Nella seduta precedente entrambi i benchmark hanno guadagnato circa il 3%, salendo per la prima volta in cinque giorni, trovando sostegno anche nei dati dell'American Petroleum Institute che hanno mostrato un calo delle scorte di 7,4 milioni di barili, il doppio del previsto.

Oggi sono attesi i dati ufficiali sulle scorte dell'Energy Information Administration, in agenda per le ore 17 italiane, e previste in lieve aumento.

Il giudizio degli analisti

Oggi l’analista Biraj Borkhataria di RBC ha confermato la valutazione ‘neutral’ su Eni e ha aumentato il prezzo obiettivo sul titolo da 16 EUR a 18 euro.

Giudizio neutrale anche per Mediobanca Research dopo che Plt Energia, controllata di Plenitude e parte della galassia Eni, ha acquisito un portafoglio di asset eolici da 656 MW da Vestas, anche se non sono state rese note le specifiche sulla composizione del suddetto o sul controvalore.

Plt Energia, secondo il ceo Stefano Marulli, vanta una pipeline di progetti in costruzione e in stato avanzato di lavori superiore ai 3 GW.

Venti di guerra

Nel Medio Oriente aumentano i timori per l’approvvigionamento di petrolio dopo le interruzioni in un giacimento in Libia e per le tensioni riguardanti la guerra tra Israele e Hamas.

Alcune manifestazioni locali ieri hanno costretto a interrompere la produzione del giacimento libico di Sharara, che può produrre fino a 300.000 barili al giorno, uno dei più grandi nel Paese e spesso bersaglio di proteste politiche in passato.Inalterati anche i timori per il trasporto marittimo nel Mar Rosso dopo che gli Houthi yemeniti, appoggiati dall'Iran, hanno detto ieri di aver “preso di mira” una nave container diretta in Israele. Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha detto che il gruppo ha sparato due missili balistici antinave nel sud del Mar Rosso il giorno precedente.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Aziende citate nell'Articolo

Titolo:
Codice: ENI.MI
Isin: IT0003132476
Rimani aggiornato su: Eni

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni
Leggi la nostra guida sugli ETF

Bond a 20 anni in sterline

Ogni anno cumula cedole del 10%. Richiamabile dal secondo anno.

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy



Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it