Eni vittima illustre della pandemia


Eni affonda in Borsa, arrivando a cedere oltre il 4% a metà mattina dopo aver chiuso il semestre con i conti in rosso. Il gruppo energetico ha diffuso anche una revisione della strategia di breve-medio termine e una nuova politica dei dividendi. Secondo gli esperti i risultati sono comunque migliori delle attese data la generazione di cassa superiore alle stime e la strategia della società concentrata sui progetti di transizione energetica.


Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


I risultati del secondo trimestre

Male in Borsa il titolo Eni. A metà mattina le azioni del Big energetico sono scambiate a 8 euro per azione, in rosso del 4%. Le vendite sono accelerate dopo che Eni ha diffuso i risultati del secondo trimestre 2020 e ha annunciato una revisione della strategia di breve-medio termine oltre a una nuova politica dei dividendi.

Nel secondo trimestre il Cane a sei zampe ha evidenziato una perdita netta rettificata di 714 milioni e di 655 milioni nel semestre, per effetto di svalutazioni legate al calo del greggio (in peggioramento rispetto all’utile di 562 milioni contabilizzato nello stesso periodo 2019). Nei dati diffusi oggi il Gruppo energetico ha indicando inoltre:

  • una perdita operativa adjusted di 434 milioni nel secondo trimestre (+2,28 miliardi nel 2019);
  • un utile operativo adjusted di 873 milioni nel semestre (-81% rispetto allo stesso periodo 2019);
  • perdite nette di 7,34 miliardi nel semestre.

Lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 19,97 miliardi, in aumento di 2,85 miliardi rispetto al 31 dicembre 2019, con un leverage a 0,51.

«Secondo trimestre migliore delle stime, ma con un taglio della cedola oltre il previsto», hanno commentato gli esperti di Equita Sim. Sebbene il taglio del dividendo vada oltre le attese, gli esperti apprezzano la generazione di cassa superiore alle stime nel secondo trimestre e il focus su progetti di transizione energetica. Rating buy e tp di 11 euro confermati.

La nuova politica di remunerazione

Il gruppo ha annunciato una nuova politica di remunerazione. Il nuovo dividendo annuo sarà composto da un valore base fissato a 0,36 euro per azione (da 0,86 euro), commisurato a una media annua del Brent pari ad almeno 45 dollari al barile. A questo si sommerà una componente variabile crescente al crescere del prezzo Brent, fino a 60 dollari al barile, oltre il quale il gruppo promette anche la riattivazione del piano di buyback (con un range compreso tra 400 e 800 milioni a seconda del prezzo del petrolio).

Il valore base del dividendo crescerà in funzione del grado di realizzazione della strategia di crescita del Gruppo e sarà rivalutato ogni anno.

Eni ha segnalato che il dividendo base di 0,36 euro per azione sarà assicurato anche nel 2020 nonostante la previsione ad oggi di un Brent medio annuo di 40 dollari/barile, e sarà versato per un terzo con l’acconto di settembre 2020 e due terzi con il saldo di maggio 2021.

I nuovi piani industriali

La società comunica di aver «prontamente» rivisto i piani industriali per adattare il business allo scenario di crisi dovuto alla pandemia Covid-19, «accelerando al tempo stesso l’evoluzione del business in chiave low carbon».

Per il 2020 la società interverrà con una riduzione dei capex di circa 2,6 miliardi di euro (circa il 35% del budget originario) con una manovra «concentrata quasi interamente nell’upstream». Nello stesso periodo è previsto un programma di ottimizzazione dei costri con risparmi attesi per circa 1,4 miliardi. La produzione 2020 attesa a 1,71-1,76 mboe/g compresi i tagli Opec+, in linea con quanto precedentemente comunicato, sulla base dei tagli capex in risposta alla crisi del Covid-19, riduzione domanda gas mondiale (anch’essa in parte collegata alla pandemia) ed estensione della forza maggiore in Libia per tutto il 2020.

Nel periodo che definisco il peggiore nella storia dell'industria Oil&Gas, colpita dagli effetti della pandemia e della «guerra dei prezzi», la reazione di Eni è stata pronta e radicale". Questo il commento dell'Ad di Eni Claudio De Scalzi ai risultati semestrali e alle nuove strategie messe in atto dal gruppo per far fronte alla crisi. «Abbiamo predisposto una revisione della nostra strategia di breve/medio termine riducendo di 8 miliardi di euro gli esborsi per costi ed investimenti nel biennio 2020-21 che ci aspettiamo sarà il più critico».

Seguici su Telegram

Idea di investimento
Possibile premio del 13,40% annuo con il certificate su Ford, Renault e Stellantis
Sottostanti:
Renault SAFord Motor CompanyStellantis NV
Rendimento p.a.
13,4%
Cedole
3,35% - €33,50
Memoria
si
Barriera Cedole
60%
ISIN
DE000VD39CK8
Emittente
Vontobel
Comunicazione Pubblicitaria
Fucina del Tag è un partner marketing di Vontobel
Maggiori Informazioni

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy

I titoli citati nell'Articolo

Titolo:
Codice: ENI.MI
Isin: IT0003132476
Rimani aggiornato su: Eni

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni