Eni, voci di vendita degli asset in Costa d’Avorio

L’ad Claudio Descalzi continua a perseguire il suo modello satellitare vendendo quote detenute in diversi asset e, dopo Saipem, potrebbe procedere con quelli di sua proprietà nel Paese africano.

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I rumor su Eni in Costa d’Avorio

Un miliardo di euro potrebbe arrivare dalla vendita di una partecipazione nelle attività upstream di Eni in Costa d’Avorio. È l’indiscrezione lanciata questa mattina da Bloomberg News, citando fonti che hanno chiesto l’anonimato in quanto si tratterebbe di un’informazione ancora “privata”, anche se dalla società italiana e da Standard Chartered Plc, che agisce da consulente, si sarebbero rifiutati di commentare il rumor.

Secondo il media statunitense la quota che la società starebbe pianificando di vendere potrebbe arrivare fino al 30% e starebbe facendo gola a molti operatori del settore, soprattutto in Asia. Le trattative sono ancora in fase iniziale e il management di Eni starebbe ancora valutando anche l’entità della partecipazione da mettere sul mercato.

A Piazza Affari, intanto, il titolo Eni guadagna oltre l’1% diventando la migliore delle blu chip del FTSE MIB dopo circa un’ora di scambi, sfiorando quota 14 euro per azione. Resta negativo il bilancio della società in questo 2024, con un calo di circa il 10% da inizio anno quando quotava 15,56 euro.

La strategia di Eni

La vendita potrebbe rientrare nella strategia quadriennale di Eni, che mira a raccogliere circa 8 miliardi di euro dalle cessioni di asset, già avviata con la vendita di una quota detenuta in Saipem.

L’amministratore delegato Claudio Descalzi sta perseguendo un cosiddetto modello satellitare: separando le divisioni e associando investitori esterni, con l’obiettivo di quotarli eventualmente, già perseguito con Plenitude e che potrebbe seguire anche con Enilive, la cui quotazione sembra avvicinarsi.

Per quanto riguarda le attività di Eni in Costa d’Avorio, queste includono Baleine, un giacimento offshore di petrolio e gas che rappresenta la più grande scoperta di idrocarburi mai effettuata nel Paese africano. Eni ha avviato la produzione a Baleine in agosto, meno di due anni dopo la scoperta del giacimento, che ha elevato lo status della Costa d’Avorio a hub energetico regionale, anche a seguito della scoperta di un altro mega giacimento nel Paese.

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