Equita taglia il target price su Saipem e riduce le stime sul Brent


La SIM milanese pone l'accento sullo scenario economico mondiale caratterizzato da un basso livello dei prezzi del petrolio destinato a non cambiare a breve


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Il giudizio di Equita su Saipem

Gli analisti di Equita hanno ridotto il loro giudizio su Saipem a causa della crisi economica dovuta all'emergenza sanitaria e al basso livello dei prezzi del petrolio. In particolare, gli esperti dell'istituto hanno abbassato la raccomandazione su Saipem a 'hold' e ridotto il prezzo obiettivo dai 5,4 euro a 3,4 euro per azione.

La decisione è stata presa dato il "peggioramento del contesto macro e la scarsa visibilità sulla velocità di recupero del prezzo del petrolio", nonostante Saipem entri "in questo periodo di forte incertezza con una struttura finanziaria più solida e più visibilità sul backlog rispetto al periodo 2014-16".

Contesto internazionale pesa ancora di più rispetto alla situazione della società petrolifera, in quanto Saipem ha chiuso il 2019 "con un totale di disponibilità liquide e linee di credito committed non utilizzate di circa 2,8 miliardi e una durata media del debito di circa tre anni", senza dimenticare che "nel 2020-21 l'ammontare di debito in scadenza è contenuto", spiegano da Equita.

Sulla base di queste considerazioni, la SIM milanese ha deciso di azzerare il peso del titolo in portafoglio, in quanto con un prezzo del Brent sopra i 34 dollari al barile, si aspettano un maggior focus sulla generazione di cassa da parte delle oil company con pressione sulle spese per investimenti.

Gli esperti dell'istituto, infine, si attendono un forte calo degli investimenti E&P nel corso del 2020, portando una raccolta ordini 2020-2021 più debole del previsto.

Le stime di Equita sul Brent

In attesa del vertice dell'Opec con Russia e Stati Uniti di domani per cercare di trovare un accordo sul taglio alla produzione, gli esperti di Equita hanno rivisto al ribasso le loro stime sul Brent per il periodo 2020-2022.

Le stime per il 2020 sono state ridotte a 40 dollari rispetto ai precedenti 65, mentre nel 2021 il Brent è previsto a 50 dollari (precedente 70), per poi crescere a 55 dollari al barile nel 2022, rispetto alla precedenti previsioni di 75 dollari.

In uno scenario negativo per il mercato petrolifero, da Equita hanno deciso la riduzione del peso e del beta del settore all'interno del loro portafoglio. Secondo i suoi esperti, il mercato sta già scontando un accordo tra l'Opec e i principali paesi produttori su un taglio alla produzione. La prospettiva di un annuncio ufficiale, prevedono questi esperti, potrebbe costituire un'opportunità di presa di profitto.

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