Ericsson, crisi in Cina superata e trimestre migliore delle attese

Il gruppo svedese ha visto una crescita degli utili superiore alle attese nell’ultimo trimestre del 2021.
Utile migliore delle attese per Ericsson
Ericsson riesce a superare le sue difficoltà nel mercato cinese e mette a segno un utile migliore delle attese.
L’utile netto della società, infatti, è cresciuto del 30% lo scorso anno, arrivando a 23 miliardi di corone (2,2 miliardi di euro), mentre il fatturato indicato dal gruppo è risultato stabile a 232,4 miliardi.
Particolarmente positivo l’ultimo trimestre dell’anno, nel corso del quale l’utile netto ha segnato un balzo del 41% a 10,1 miliardi di corone e una crescita delle vendite del 3% a 71,3 miliardi.
I guadagni operativi trimestrali rettificati della società sono cresciuti a 11,9 miliardi di corone, risultati maggiori rispetto agli 11 miliardi del 2020, battendo anche le previsioni medie di 10,30 miliardi diffuse da Refinitiv.
La diffusione dei dati arrivata prima dell’apertura dei mercati attirava gli acquisti sulle azioni della società svedese, arrivate a guadagnare oltre l’8% dopo circa due ore di contrattazioni, ad un massimo toccato a 109 corone svedesi.
Gli obiettivi per il 2022
Sulle ali dell’entusiasmo per questi risultati, il gruppo punta a raggiungere i suoi obiettivi di redditività a lungo termine prima del previsto, grazie a fondamentali che sono previsti rimanere “solidi” nel suo core business delle reti di telecomunicazioni mobili 4G e 5G.
“La nostra strategia di investire nel progresso tecnologico e di aumentare la quota di mercato nel nostro core business ha sostenuto una solida performance finanziaria nel 2021 e ha assicurato un buon quarto trimestre per Ericsson in generale”, spiegava il ceo del gruppo, Borje Ekholm.
Pertanto, la società conferma il suo obiettivo di margine operativo del 12-14% per il 2022, mentre quello rettificato (Ebita) del 15-18% potrebbe essere raggiunto prima del previsto, “entro due o tre anni al massimo”, mentre nel 2021 si attestava al 14,6%.
Infine, il consiglio di amministrazione della società proporrà all'assemblea generale un dividendo per il 2021 di 2,50 corone per azione.
La crisi in Cina
Il gruppo svedese, dunque, sembra aver superato la battuta d’arresto arrivata nel mercato cinese nel corso del 2021.
Un tribunale svedese aveva vietato a fine 2020 la costruzione della Rete 5G in Svezia a Huawei, impattando sensibilmente sui conti di Ericsson.
Le vendite in Cina, infatti, erano diminuite di 7,7 miliardi di corone lo scorso anno, corrispondenti a circa 3 punti di fatturato globale, secondo quanto calcolato dal gruppo svedese.
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