Ericsson, trimestrale negativa e previsioni fosche

Il gruppo svedese parla di un contesto operativo difficile attualmente in corso per la sua attività e prevede che questa situazione continuerà anche nel 2024, pertanto non ha fornito previsioni per il futuro.
Crollo Ericsson
Numeri negativi per Ericsson e futuro pieno di nubi all’orizzonte affondano il titolo Ericsson alla borsa di Stoccolma in apertura di seduta.
Le azioni della multinazionale svedese attiva nella fornitura di tecnologie e servizi di comunicazione, software e infrastrutture in ambito ICT cedono oltre il 7%, scendendo a 50 corone svedesi, ai minimi dal 2017, anno caratterizzato da un’altra crisi per l’azienda.
La trimestrale
Il gruppo svedese ha registrato un calo delle vendite nette di 64,5 miliardi di corone svedesi (circa 5,6 miliardi di euro), mentre quelle organiche sono diminuite del 10% (-16%), in parte compensato dalla crescita organica del 5% nel Software e servizi cloud e dell'11% nell'Enterprise.
Nel dettaglio, le vendite organiche di Networks in Nord America sono diminuite del 60% su base annua rispetto al trimestre record del terzo trimestre del 2022, a causa degli aggiustamenti delle scorte dei clienti e di un ritmo di implementazione più lento.
Il margine Ebita è stato del 7,3% e l'Ebita di 4,7 miliardi di corone, mentre la perdita netta è arrivata a 30,5 miliardi di corone svedesi, contro l'utile di 5,4 miliardi nello stesso periodo del 2022.Tra le diverse aree, nel Nord America la società ha visto le sue vendite organiche diminuire del 60% rispetto allo scorso anno, zona che rappresenta ora il 23% delle vendite totali rispetto al 48% precedente, mentre in India ha visto quadruplicare le vendite fino a 10 miliardi di corone.
Contesto difficile
Il Ceo di Ericsson, Börje Ekholm, ha parlato di “un contesto operativo difficile”, nel quale la società “ha ottenuto risultati del terzo trimestre in linea con le nostre linee guida”.
Questa condizione è prevista continuare “fino al 2024, coerentemente con il resto del nostro settore”, ha aggiunto il manager, “con un impatto sulla capacità di investimento dei nostri clienti”.
Per affrontare questa situazione, il management di Ericsson sta “affrontando queste sfide concentrandoci sugli elementi sotto il nostro controllo, vale a dire la gestione dei costi e l'efficienza operativa”, sottolineava Ekholm.
Previsioni
Per il quarto trimestre il gruppo prevede “un trend di mercato simile a quello del periodo precedente, mentre l’impatto sui costi aumenterà”, arrivando ad un “margine Ebita del gruppo intorno al 10%”. “Il nostro obiettivo di margine EBITA a lungo termine del 15-18% rimane e miriamo a raggiungerlo il prima possibile, subordinatamente alla ripresa del mix di mercato”, spiega la nota della società
Per quanto riguarda il 2024, da Ericsson annunciano di non fornire indicazioni, in quanto “i tempi per la ripresa del mix di mercato sono nelle mani dei nostri clienti”, pertanto prevede “prudentemente che le attuali condizioni di mercato prevalgano nel 2024”.
Un po’ di ottimismo
Tra le fosche nubi intraviste nel futuro, Ekholm cerca di mostrarsi ottimista e, “anche se le dinamiche a breve termine sono incerte”, si dice convinto che “la ripresa arriverà”.
Infine, gli analisti di Jefferies scrivono di aspettarsi un graduale miglioramento delle condizioni di mercato e una continua riduzione dei costi per migliorare lentamente la redditività complessiva nei prossimi trimestri.
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