ETF 25 anni dopo: come hanno rivoluzionato l’investimento in Europa

28/05/2025 13:15

A 25 anni dalla loro prima quotazione, gli ETF si sono affermati come strumenti essenziali per gli investitori europei. Bassi costi, trasparenza e flessibilità li hanno resi un pilastro nella costruzione dei portafogli, sia retail che istituzionali. E il loro cammino sembra appena iniziato.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Gli ETF compiono 25 anni e valgono $2,3 trilioni in Europa

Dal debutto europeo nell’aprile del 2000, gli Exchange Traded Funds (ETF) hanno radicalmente trasformato il modo in cui si investe in Europa. Nati con l’obiettivo di democratizzare l’accesso ai mercati e ridurre i costi, oggi questi strumenti contano migliaia di opzioni su classi di attivo e aree geografiche diverse, gestite da decine di emittenti. Secondo i dati più recenti, il mercato europeo degli ETF ha raggiunto un valore di 2,3 trilioni di dollari, con ongoing fees medie dello 0,23%, come riportato nel rapporto ESMA di gennaio 2025.

I primi ETF europei, come i LDRS DJ STOXX 50 e il LDRS DJ EUROSTOXX 50, vennero quotati alla Deutsche Börse l’11 aprile 2000, seguiti a fine mese dall’iShares FTSE 100 alla Borsa di Londra. Queste emissioni pionieristiche portavano già i tratti distintivi del settore: repliche di indici noti, come il FTSE 100, e il coinvolgimento diretto di grandi istituzioni finanziarie.

Andrea Rocchetti, Global Head of Investment Advisory di Moneyfarm, sottolinea come questi strumenti abbiano democratizzato l’accesso agli investimenti, offrendo esposizione globale e diversificazione anche a piccoli risparmiatori, il tutto con costi di gestione spesso inferiori a 20 punti base. A rendere possibile questa rivoluzione è stata anche la centralità di istituzioni come Merrill Lynch e iShares, già presenti sin dalle prime emissioni.

Raccolta record, ma la crescita è appena iniziata

Secondo i dati di ETFGI, riportati nell'analisi di Rocchetti, la raccolta netta in ETF in Europa ha raggiunto 28,63 miliardi di dollari nel solo mese di marzo 2025, portando il totale trimestrale a 99,04 miliardi. Si tratta del trentesimo mese consecutivo di afflussi positivi, chiaro segnale di un settore in piena espansione. Complessivamente, gli investimenti in ETF hanno toccato 2,27 trilioni di dollari, cifra che sale oltre i 2,4 trilioni se si includono anche gli ETP (Exchange Traded Products).

Il mercato europeo oggi conta 3.176 prodotti, 13.378 quotazioni, 124 fornitori e transazioni attive su 29 Borse in 24 Paesi. Il volume medio degli scambi giornalieri supera regolarmente i 5 miliardi di dollari. Nonostante questi numeri impressionanti, Rocchetti ricorda che si tratta di una fase ancora iniziale di sviluppo, soprattutto rispetto alla maturità raggiunta dal mercato statunitense.

Dopo un inizio lento, il settore ha preso velocità nella seconda metà degli anni 2000, alimentato dal crescente scetticismo verso i fondi a gestione attiva e dalla consapevolezza che i costi sono determinanti per il rendimento netto.

Gli ETF oggi: gestione attiva, materie prime e diversificazione

Come evidenziato da Rocchetti, la struttura del mercato si è evoluta oltre gli ETF azionari tradizionali. Nel marzo 2025, gli ETF a reddito fisso hanno raccolto 93,07 milioni di dollari, mentre gli ETC sulle materie prime hanno totalizzato 1,2 miliardi. Gli ETF attivi (fondi a gestione attiva all’interno di veicoli ETF) hanno registrato 3,6 miliardi di dollari di flussi netti, mostrando una domanda crescente di soluzioni più sofisticate.

Questi dati evidenziano l’evoluzione del settore: da strumenti passivi, gli ETF sono oggi veicoli flessibili capaci di replicare benchmark oppure di tentare di sovraperformarli, affidandosi alla gestione attiva.

Come precisa Rocchetti, l’evoluzione degli ETF ha dato vita a strumenti sempre più specializzati: gli ETC sull’oro, ad esempio, replicano il prezzo spot e detengono riserve fisiche, mentre gli ETF attivi cercano di battere il benchmark, spostandosi oltre la replica passiva. “Gli ETF sono veicoli che possono essere usati sia per seguire un indice, sia per cercare di superarlo”, sottolinea l’autore, ricordando come questa versatilità li renda unici nel panorama finanziario moderno.

Efficienza di mercato e resilienza: perché gli ETF vincono

Uno dei pilastri del successo degli ETF, ricorda Rocchetti, è la convinzione, supportata da numerose ricerche accademiche, che i mercati siano generalmente efficienti e quindi difficili da battere in modo sistematico. Gli investitori, spesso attratti da titoli individuali come Nvidia, rischiano di perdere opportunità di crescita non prevedibili. Al contrario, un ETF sull’intelligenza artificiale includerebbe anche Nvidia, ma con una copertura più ampia del settore, garantendo diversificazione e contenimento del rischio.

Uno studio Morningstar del 2024 conferma la resilienza degli ETF rispetto ai fondi attivi: solo il 35% dei fondi attivi globali large cap è sopravvissuto a un orizzonte di 15 anni, contro il 53% degli ETF. Anche l’adozione digitale gioca un ruolo chiave: il 75% degli investitori europei, secondo BlackRock, utilizza piattaforme digitali per acquistare ETF, una tendenza che si rafforza tra i giovani risparmiatori.

Infine, secondo JP Morgan il patrimonio gestito tramite ETF in Europa potrebbe raggiungere i 6 trilioni di dollari entro il 2030. Un traguardo che, se realizzato, renderebbe gli ETF uno degli strumenti di investimento più usati in assoluto nel continente, segnando la definitiva affermazione di una rivoluzione finanziaria cominciata appena 25 anni fa.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Leggi la nostra guida sugli ETF

Bond a 20 anni in sterline

Ogni anno cumula cedole del 10%. Richiamabile dal secondo anno.

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy



Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it