Eurogruppo pronto al “Whatever it takes” contro il coronavirus ma Scholz frena sull'Esm

La disponibilità dell'Unione europea a sostenere le economie dei singoli paesi spinge al recupero le borse in apertura, ma l'intervento del Ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz fa virare in negativo i principali indici europei
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L'Eurogruppo “pronto a tutto”
Il Consiglio dell'Unione europea si è dichiarato “pronto a tutto” per combattere le conseguenze economiche della diffusione del coronavirus, riprendendo la famosa frase detta nel 2016 da Mario Draghi, “Whatever it takes”. L'Eurogruppo, infatti, ha affermato di essere pronto a "qualsiasi ulteriore azione, coordinata e decisiva, sia necessaria, incluse misure di bilancio, per sostenere la crescita e l'occupazione"
A sottolineare l'impegno europeo, il presidente dell'Eurogruppo, Mario Centeno, ha spiegato che "questi sono i primi passi di una temporanea, ma lunga battaglia", sottolineando che "il contenimento forzato sta portando le nostre economie ai tempi di guerra".
"Assicureremo che le regole fiscali europee e le norme sugli aiuti di Stato non ostacolino il supporto delle nostre economie: la flessibilità c'è e sarà pienamente utilizzata. Gli sforzi dei paesi devono andare insieme alle iniziative portate avanti dalla Ue. Insieme daremo una risposta forte", aggiungeva Centeno.
Un impegno ribadito anche dalla Presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, la quale ha ribadito che la UE deve "investire tutto quello che è necessario per far andare avanti l'economia".
L'Unione europea, infatti, ha previsto un piano contenti misure fiscali per circa l'1% del Pil per il 2020, assicurando anche liquidità pari ad almeno il 10% del Pil tramite regimi di garanzia pubblica e pagamenti fiscali differite, e “queste "queste cifre potrebbero essere molto più significative in futuro", secondol'Ecofin.
Le parole di Scholz e il calo dei mercati
Le rassicurazioni provenienti dall'Europa spingevano al recupero le borse europee in apertura di contrattazioni, con il Ftse Mib che arrivava a guadagnare anche il 5%.
A metà mattinata, però, i principali indici del vecchio continente viravano in negativo dopo le dichiarazioni del Ministro tedesco delle finanze, Olaf Scholz, rilasciate al quotidiano Handelsblatt.
La doccia gelata sui mercati arrivava a causa dell'opinione espressa da Scholz, secondo il quale “è troppo presto per pensare all'utilizzo del meccanismo europeo di stabilità (Esm)”, per fornire aiuti ulteriori a paesi dell'eurozona per combattere la crisi economica a causa del coronavirus.
“Il dibattito è prematuro”, aggiungeva Scholz, spiegando che l’esistenza stessa dell’Esm, creato durante la crisi del debito della zona euro, ha contribuito alla stabilità in quanto può essere usato in qualsiasi momento e ha un’enorme potenza di fuoco.
Alle sue parole, si aggiungeva il dato diffuso in mattinata relativo all'indice Zew sull'aspettativa della crescita economica in Germania per il mese di marzo, confermando il pessimismo generale con un dato pari a -49,5.
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