Europa in calo, giù i petroliferi
Euro sui minimi da ottobre 2002 sul dollaro, mentre faticano i titoli legati all'oil su indicazioni di tetti al prezzo del petrolio importato dalla Russia.
Avvio debole per le Borse europee dopo la chiusura negativa di Wall Street, le minacce nucleari della Russia e le Borse asiatiche in rosso.
A Piazza Affari il Ftse Mib arretra dello 0,7% a Francoforte il Dax flette dello 0,4%, a Madrid l’Ibex perde lo 0,9% mentre il Cac40 francese perde lo 0,4%.
La Borsa di Shangai ha chiuso in calo dello 0,66%, Tokio oggi era chiusa per festività, Hang Seng di Hong Kong perde l’1%.
Valute
Lo yuan cinese si svaluta su dollaro per il quinto giorno consecutivo, questa settimana il cross guadagna l’1,6%.
L’indice del dollaro si è spinto stanotte sui massimi dal 2001 a 111,4 ed euro in forte calo oggi, la valuta unica europea perde lo 0,7% nei confronti del biglietto verde a 0,9772 (minimi da ottobre 2002) il cambio euro/yen 138,9 (in calo di 0,7) mentre il dollaro scambia a 142,25 su yen (in calo di 0,11%).
Obbligazionario
Il rendimento del BTP a 10 anni è pari a 4,1%. Bund a 1,926%.
Il rendimento del Treasury Note a dieci anni è sui massimi dell’ultima decade a 3,68%, da 3,55% di ieri. Il biennale non si è quasi mosso, per cui lo spread tra le due scadenze è salito di 11 punti base. Il tasso reale, espresso dal Treasury Inflation Protected, sale sui dieci anni a 1,30%, massimo degli ultimi undici anni.
Oil & oro
Il petrolio Brent in calo dell’1,27% a 89,29 dollari al barile.
Oro debole a 1667,78 dollari l’oncia.
Tra i singoli titoli a Piazza Affari
Calo per i titoli petroliferi, sulla proposta di un tetto al prezzo del greggio dalla Russia, con Eni che arretra del 2%, Tenaris del 2,8%, Saipem del 2%
Tim +1,7%. Si tratta tra Vivendi e Cdp Open Fiber sulla valorizzazione degli asset di rete in caso di cessione a Open Fiber, mentre si scaldano anche i rumors di un risiko internazionale sulle tlc.
Moncler -1,6%. JP Morgan taglia il target price a 51 euro. Goldman Sachs lo alza a 62,40 euro.
Sottotono i bancari dopo l’exploit di ieri sostenuto da indicazioni positive di Unicredit (-0,7%)., Goldman Sachs conferma il giudizio Buy ed il target price a 17 euro. Nella nota, la banca d’investimento scrive che il margine d’interesse dovrebbe salire nei prossimi trimestri molto di più di quel che prevede la società ed il consensus. I coefficienti patrimoniali sono solidi a sufficienza da reggere il piano di remunerazione dei soci da 16 miliardi tra 2021 e 2024.
Intesa Sanpaolo -0,5%. Goldman Sachs ribadisce il giudizio Buy ed il target price a 2,65 euro. Anche in questo caso, gli analisti parlano degli effetti positivi sul conto economico derivante dall’aumento dei tassi di mercato: il margine d’interesse è destinato a raggiungere i 228 punti base nel 2025, +58 punti base dal 2021. Il consensus è sotto i duecento punti base.
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