Europa in rialzo mentre cade Hong Kong


Inizia una settimana cruciale per le trimestrali con quelle di Microsoft, Apple, Alphabet, Meta... Le indiscrezioni di una Federal Reserve più morbida aiutano l'azionariato europeo, mentre in Asia il terzo mandato di Xi Jinping non inizia sotto i migliori auspici per l'economia. Debole il settore lusso.


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Borse europee in rialzo pronte a recuperare il gap di venerdì con i mercati Usa che hanno chiuso in deciso rialzo sulle indiscrezioni del Wall Street Journal secondo cui la Fed potrebbe cambiare il passo dei rialzi dei tassi di interesse.

Piazza Affari vede il Ftse Mib in rialzo dell’1%, bene anche Parigi +1%, Londra +1,4%.

Se da un lato gli Usa corrono, la Cina frena. Hong Kong sta sprofondando del 6,2%, il Csi 300 perde il 2,8% mentre il Nikkei ha chiuso in rialzo dello 0,3%.

Alcuni osservatori danno la colpa del dato del Pil del terzo trimestre che ha comunque battuto le aspettative con un +3,9% dal 3,3% atteso.

Altri, invece, sottolineano come la cerchia magica di Xi Jinping abbia escluso i personaggi portatori di maggiore innovazione.

Settimana cruciale per le trimestrali, con l’uscita di 150 report fra cui i big martedì toccherà a Microsoft e Alphabet (Google) mentre mercoledì sarà la volta di Apple, Meta e Amazon. Finora ha riportato il 20% delle società dell’S&P500 il 72% ha battuto le stime contro il 77% medie, ma il numero evidenzia come le stime, già ribassate nelle ultime settimane, sono state battute del 2,2% contro il 7,5% medio.

Obbligazionario

Si distende la situazione sul mondo dei bond con il Treasury Note a dieci anni tratta a 4,15%, da 4,25% di venerdì. Cala anche lo spread tra il rendimento del 2 anni Usa e il decennale portandosi vicino a 27 punti base dai 51 di pochi giorni fa.

Secondo il Wall Street Journal, alla riunione del 14 dicembre i tassi potrebbero essere alzati di 50 punti base e non 75. Rimangono elevate, oltre il 90% delle possibilità, le stime di un rialzo dei tassi a 75 punti basse per la riunione del 2 di novembre.

Il Btp a dieci anni rende il 4,6% sotto il 4,83% di venerdì. Bund a 2,34%.

Banche centrali

Il focus è sulla Bce, con la riunione di politica monetaria in agenda giovedì, e da cui dovrebbe arrivare un aumento dei tassi da 75 punti base. In settimana sono previsti altri meeting di banche centrali.

Domani Bank of Canada dovrebbe alzare il tasso overnight di 50 punti base, meno che in precedenza mentre crescono le aspettative di recessione.

Sarà poi la volta di Banca del Giappone, che nelle attese dovrebbe confermare la politica ultra-accomodante. Ieri il governo giapponese ha chiesto alla banca centrale di essere vigile rispetto all'impatto di forti movimenti di mercato in un documento, visto da Reuters, con i dettagli di un pacchetto di spesa. La scorsa settimana intanto la BoJ ha effettuato operazioni di acquisto bond per due giorni consecutivi per contenere il forte rialzo dei tassi sul segmento extra-lungo.

Intanto il dibattito in seno alla Federal Reserve si sposta su come e quando rallentare il ritmo dei rialzi.

Inghilterra

Rishi Sunak è il favorito nella corsa per la successione a Liz Truss a Downing Street, dopo che l'ex primo ministro Boris Johnson si è ritirato dalla corsa.

Cambi e oil

Euro in lieve calo a 0,985 sul dollaro , -0,3%.

Yen a 149,10 sulla valuta usa
Euro sterlina +0,6% a 0,868.

Petrolio WTI in calo dell’1,2% a 83,9 dollari il barile.
Bitcoin -1,4% a 19.294 dollari.

Titoli a Piazza Affari

In forte calo i titoli del lusso che seguono la debolezza dei mercati cinesi. Moncler perde il 3%, Ferragamo il 2%, Tod’s l’1,2%.

Deboli anche i petroliferi con Eni che flette dello 0,3%, Tenaris dello 0,8%

In rialzo i titoli bancari, bene Unicredit sulla promozione di Barclays +1,45%, al pari di Intesa +1,45%, Bper +1,6%. Malacalza Investimenti, ex azionista di riferimento di Carige, ha chiesto la condanna dell’istituto ligure ora controllato da Bper Banca, al pagamento di circa 539 milioni di euro a titolo di risarcimento del danno subito in conseguenza della delibera di aumento di capitale nell'assemblea straordinaria della banca il 20 settembre 2019. Carige e Bper ritengono la richiesta assolutamente infondata.

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