Evergrande e inflazione, Borse europee verso un avvio in calo

Si riaccendono i timori sui rischi di un possibile default del gruppo immobiliare cinese, che ieri non ha rispettato altre due scadenze per il pagamento di interessi sul debito. Continua a salire il prezzo del petrolio. Domani il via alla stagione dei risultati trimestrali in Usa. Il future sull’EuroStoxx50 arretra dello 0,7%.
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Tutte in calo le Borse dell’Asia: Tokio -0,8%, Hong Kong -1%.
Con gli investitori preoccupati per la crescita dell’inflazione, le Borse europee sono indirizzate verso un’apertura in calo. Il future sull’indice EuroStoxx 50 scende dello 0,7%. Sono in calo dello 0,3% i future sull’S&P500 e sul Nasdaq.
La seduta delle Borse asiatiche si sta concludendo con cali diffusi in tutto il Continente. A Tokio l’indice Nikkei scende dello 0,8%, Hong Kong -1%, Shanghai -0,8%, Seul -1,2%.
Si riaccendono i riflettori su Evergrande che ieri non ha rispettato altre due scadenze per il pagamento di interessi su bond per un totale di 148 milioni di dollari, che si aggiungono ai 131 milioni di dollari non pagati alle scadenze del 23 e 29 settembre. Le azioni Evergrande sono sospese alla Borsa di Hong Kong dal 4 ottobre, quando la società annunciò con un comunicato ufficiale che aveva avviato trattative per cedere una parte importante della sua attività a un gruppo di proprietà dello Stato. Secondo indiscrezioni, gli assett che dovrebbero essere venduti avrebbero un valore di 1,5 miliardi di dollari.
Dopo una breve pausa, stamattina i prezzi del petrolio hanno ripreso la loro marcia al rialzo. Entrambi, Wti e Brent segnano rialzi dello 0,2%, rispettivamente a 80,67 dollari e a 83,8 dollari.
Domani inizia in America la stagione dei risultati societari del terzo trimestre e il tema più attentamente scrutato dagli analisti sarà l’impatto dell’aumento dei costi sulle prospettive del quarto trimestre e del 2022. I primi dati verranno domani da JP Morgan, seguiti giovedì dai conti di Bank of America, Morgan Stanley e Citigroup, venerdì toccherà a Goldman Sachs. Finito il turno delle banche, da settimana prossima inizierà la pioggia dei risultati di tutta Corporate America.
Domani è atteso anche il dato sull’inflazione americana a settembre (Consumer price index).
Ad alimentare i timori di una nuova fiammata dell’inflazione è la costante crescita del costo dell’energia, accoppiata con le difficoltà dei trasporti internazionali a causa delle restrizioni per il Covid. La notizia di stamattina è che il porto di Shenzhen, che serve la zona della Cina con la maggiore presenza di industrie tech, rischia la chiusura temporanea a causa dell’avvicinarsi di un ciclone.
Il cambio euro/dollaro è stabile a 1,156. Il rendimento del Treasury decennale è invariato a 1,61%.
Il Bitcoin consolida le posizioni a 56.700 dollari dopo i recenti balzi (ieri 56.370).
Oro in lieve rialzo a 1.760 dollari l’oncia (+0,2%).
Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:
Stellantis - Ha annunciato ai sindacati lo spostamento di tutti i dipendenti dell'impianto di Grugliasco a Mirafiori, contestualmente al trasferimento delle attività, entro il 2024.
Generali - Francesco Gaetano Caltagirone ha acquistato nei giorni scorsi altre azioni della compagnia triestina per una quota pari a circa lo 0,09% del capitale, salendo così al 6,56%. L'accordo di consultazione a cui Caltagirone aderisce con Leonardo Del Vecchio e Fondazione Crt sale quindi al 13,19% del capitale.
Anima - Ubs ha alzato la raccomandazione a Buy.
Seco - Il gruppo tecnologico, che ieri ha annunciato l'acquisizione della tedesca Garz & Fricke Holding, punta a fare nuove acquisizioni nel 2022, con una particolare attenzione alla cybersecurity, ha detto a Reuters l'AD Massimo Mauri.
Biesse - Biesse Group ha sottoscritto un contratto per l'acquisizione di Forvet Costruzione Macchine Speciali, società produttrice di macchine speciali automatizzate per la lavorazione del vetro. Il valore dell'operazione è di circa 41 milioni di euro.
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