Evergrande già in default secondo Fitch Ratings

Evergrande già in default secondo Fitch Ratings

La scadenza del periodo di grazia di 30 giorni del mancato pagamento della cedola dovuta il 6 dicembre ha spinto Fitch Ratings a declassare Evergrande fino ad un livello corrispondente al default.

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Fitch declassa Evergrande

L’agenzia di rating Fitch ha classificato il colosso cinese Evergrande in ‘default’ a causa dell’inadempienza sul debito in dollari.

Scaduto lo scorso 6 dicembre il periodo di grazia di 30 giorni per il mancato pagamento di una cedola oltre il quale scatta il fallimento, Fitch Ratings ha declassato a ‘RD’ (Restricted Default) dal precedente ‘C’ il rating di default dell’emittente di valuta estera a lungo termine (IDR) dello sviluppatore immobiliare e delle sue sussidiarie Hengda Real Estate e Tianji Holding.

Nella nota diffusa dall’agenzia si sottolinea come il declassamento riflette il mancato pagamento delle cedole in scadenza il 6 novembre per le obbligazioni di Tianji da 645 milioni di dollari al 13% e per le obbligazioni da 590 milioni di dollari al 13,75% dopo la scadenza del periodo di grazia.

A spingere gli analisti di Fitch a questa decisione è stata l’assenza di qualunque annuncio da parte della società o del fiduciario in merito ai pagamenti delle cedole in scadenza il 6 novembre, nemmeno dopo la fine del periodo di grazia.

A questo, sottolineano Fitch, si aggiunge che la società non ha risposto alla richiesta della stessa agenzia di conferma sui pagamenti del coupon, pertanto i suoi analisti danno “per scontato che non sono stati pagati”.

Il silenzio prosegue nonostante le dichiarazioni fatte da Evergrande nella giornata di venerdì scorso, quando annunciava di essersi impegnata “attivamente con i creditori offshore per formulare un piano di ristrutturazione praticabile dell’indebitamento offshore”.

Le rassicurazioni della banca centrale

Il titolo Evergrande ha chiuso oggi con una crescita del 4%, dopo lo sprint arrivato a circa un’ora dalla chiusura grazie alle dichiarazioni del governatore della Banca centrale cinese, Yi Gang, risollevandosi dai minimi storici toccati lunedì a causa del mancato pagamento del coupon offshore da 82,5 milioni di dollari.

Yi Gang era intervenuto per calmare gli animi degli investitori, affermando che i diritti di azionisti e creditori di Evergrande saranno “pienamente rispettati” nell’ordine del loro risarcimento legale.

Il governatore ha aggiunto che il rischio causato da alcune società immobiliari cinesi a breve termine “non indebolirà il mercato dei capitali” di Hong Kong, rassicurando così i mercati.

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