Exor e Covéa riaprono le trattative.
L’assicuratore francese investirà 1,5 miliardi di euro con la holding della famiglia Agnelli in un veicolo di riassicurazione speciale gestito da PartnerRe.
Covéa investirà 1,5 miliardi di euro con Exor in un veicolo di riassicurazione speciale gestito da PartnerRe
Si riaprono le trattative tra Exor e Covéa a distanza di pochi mesi dal fallito deal per la vendita di PartnerRe. Ieri a mercati chiusi le due società hanno comunicato di aver raggiunto un accordo in base al quale Covéa investirà 1,5 miliardi di euro con Exor in un veicolo di riassicurazione speciale gestito da PartnerRe, la holding gestita al 100% dalla famiglia Agnelli.
In particolare, un importo di 750 milioni di euro sarà allocato per opportunità di investimento insieme a Exor, mentre altri 750 milioni, con un periodo di blocco da 3 a 5 anni, saranno allocati in una serie di veicoli assicurativi speciali gestiti da PartnerRe.
«Dopo aver deciso definitivamente di continuare il nostro progetto per costruire uno dei riassicuratori indipendenti leader mondiali, ora siamo più che felici di aver potuto concordare con Covéa una collaborazione costruttiva che si estende anche ad altri settori della nostra attività», ha commentato John Elkann, presidente e amministratore delegato della holding che raccoglie le principali attività della famiglia.
Titolo ancora in guadagno in apertura di seduta
Dopo la chiusura in grande spolvero della seduta di ieri (+4,64%), trascinata dai risultati di tutto il comparto e, in particolare, dei titoli della galassia Agnelli (Fca chiusura a +4,81%), il titolo Exor ha aperto le contrattazioni questa mattina in territorio positivo, segnando fin dai primi scambi una crescita dell’1,29%.
Il naufragio del deal PartnerRe a maggio
A metà maggio, il gruppo di mutua assicurazione francese aveva rinunciato ad acquisire la compagnia riassicurativa degli Agnelli a causa delle «condizioni senza precedenti e delle incertezze significative che minacciano le prospettive economiche globali».
Secondo rumors, il rischio legato alla pandemia di Covid-19 era stato escluso dalle clausole di "cambiamento avverso materiale" (Mac) dell'accordo di un memorandum d'intesa (MoU) che Exor e Covea avevano sottoscritto all'inizio dell'anno in merito alla vendita di PartnerRe nella sua interezza.
A marzo, Covéa aveva annunciato di aver raggiunto un accordo con Exor per l'acquisto di PartnerRe per 9 miliardi di dollari "in contanti".
L’operazione prevedeva un indennizzo per il venditore di 175 milioni di dollari in caso di fallimento delle trattative, aveva lo scopo di consentire al quarto maggiore assicuratore francese di diventare un "gruppo assicurativo e riassicurativo leader in Europa". Secondo le indiscrezioni, la compagnia d’Oltralpe chiedeva uno sconto dai 9 miliardi di dollari iniziali previsti a circa sei.
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