F2i punta su Autostrade per l’Italia

Il Fondo infrastrutturale avrebbe già gli impegni di investitori istituzionali per il finanziamento dell’operazione e quello di Cdp come investitore e garante. Sulla definizione del peso dell’asset pesa il nodo concessioni di Atlantia. Intanto nell’ultima assemblea, F2i avrebbe approvato uno “snellimento” nella procedura di approvazione di nuovi fondi.
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Un piano per rilevare Aspi
F2i ha pronto il piano per rilevare il controllo di Autostrade per l’Italia (Aspi) da Atlantia.
Secondo quanto riferito ieri da Il Sole 24Ore, il fondo infrastrutturale guidato da Renato Ravanelli avrebbe già in tasca l’impegno degli investitori istituzionali per il finanziamento dell’operazione e quello di Cassa depositi e prestiti come «investitore in proprio e garante” pubblico» dell’investimento.
Secondo gli advisor vicini all’operazione tra gli investitori coinvolti emergono alcune Fondazioni, tra cui Cariplo (che detiene il 7,3% di F2i) e alcune casse di previdenza come Cassa Forense, Enpam, Inarcassa e Cassa Geometri.
Atlantia e il nodo concessione
A fine maggio, Atlantia aveva fatto sapere di essere disponibile a valutare l’ingresso di nuovi soci nel capitale della controllata Aspi (di cui detiene l’88%).
In quell’occasione aveva sottolineato come «in caso di revoca della concessione, in base a quanto previsto dai contratti di finanziamento o dai rimedi di diritto generale, tutti i creditori di Autostrade per l'Italia potrebbero esercitare il recesso e richiedere il ripagamento immediato dei rispettivi prestiti».
Il riferimento andava alle minacce di revoca della concessione avanzate dal governo in seguito al crollo del ponte di Genova nel 2018. Atlantia ha tempo fino al 30 giugno per far valere l'articolo 9 della convenzione, che le consente di chiedere la risoluzione della stessa con un risarcimento superiore a 20 miliardi di euro.
L’accordo con il governo italiano diventa quindi un punto centrale per la definizione del prezzo dell’asset che F2i e Cdp potrebbero rilevare.
Gli analisti di Equita a questo proposito ritengono «l’accordo col Governo lo scenario più probabile», dal momento che la scadenza del 30 giugno era nota fin dall’approvazione del decreto Milleproroghe, a inizio anno.
Grandi manovre in casa F2i
Ieri Radiocor ha riportato un’altra novità in casa F2i. A fine maggio i soci della Sgr avrebbero approvato una serie di modifiche allo statuto, tra cui una relativa alla “istituzione o assunzione della gestione di fondi comuni d'investimento mobiliare”. Fino a pochi giorni fa quest’ultima necessitava dell'approvazione da parte dell'assemblea dei soci.
Nella nuova versione basterà il via libera del board. Uno “snellimento” della procedura e una coincidenza “temporale” significativa, alla luce delle novità sul fronte Aspi.
Radiocor si domanda se F2i lavori a un nuovo fondo con Fondazioni ed Enti italiani per un possibile riassetto di Autostrade per l'Italia. In realtà le modifiche nelle procedure erano state approvate dal board a marzo e l’assemblea sarebbe slittata di due mesi a causa della pandemia. Tuttavia questa novità potrebbe favorire la partecipazione al riassetto Autostrade.
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