Famiglia Peugeot vuole contare di più nella futura Fca-PSA: pronta a superare l’8% del capitale
Un’intervista a Jean-Philippe Peugeot ha fatto emergere gli obiettivi della famiglia francese nel nuovo gruppo che nascerà dalla fusione con Fiat
Le mire espansionistiche di Peugeot
Il gruppo che nascerà dalla fusione tra Fiat e PSA potrebbe vedere una maggiore quota detenuta dalla famiglia Peugeot rispetto a quanto previsto attualmente. A parlare delle mire della società francese, infatti, è stato Jean-Philippe Peugeot, capo della holding di famiglia ““Etablissements Peugeot” nel corso di un’intervista al giornale francese l’Est Republicain.
Gli accordi raggiunti dalle due case automobilistiche prevedono il 6,25% del capitale che andrà nelle mani della famiglia Peugeot, ma questa potrebbe aumentare del 2,5%, facendo arrivare i francesi all’8,75%.
La nuova quota verrebbe raggiunta attraverso l’acquisizione del capitale detenuto dalla banca d’investimento statale Bpifrance Participations e quello dei cinesi di Dongfeng Motors, entrambi già azionisti di Peugeout.
Un “importante obiettivo”
La famiglia Peugeot descrive l’operazione come un “obiettivo maggiore” e la società darà “segnali favorevoli in questo senso” appena avranno “la certezza che la fusione vada a termine”.
La negoziazione per l’aumento è stata “complessa” e “non era necessariamente una conclusione scontata”, racconta Jean-Philippe Peugeot.
Per Peugeot restano gli obiettivi di “assicurare l’esistenza di PSA e la continuità dell’occupazione industriale in Francia”, ma, rassicura il francese, “quello con Fca è un matrimonio d’amore e di ragione”.
La permanenza dello stato francese nel nuovo gruppo
La Francia resta uno degli azionisti più influenti dopo essere entrato nella casa automobilistica francese tra il 2013 e il 2014 per salvare Peugeot dalla bancarotta.
“La mia famiglia lo ringrazia per averlo fatto”, ma “lo Stato non ha vocazione a restare nel gruppo eternamente, in quanto rimarrà nel capitale il tempo necessario per assicurarsi che i posti di lavoro siano preservati in maniera durevole”, erano le parole di Peugeot.
La Francia deterrà il 6,25% nel nuovo gruppo ma il primo azionista sarà la holding della famiglia Agnelli, Exor, con il 14,5% delle azioni.
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