Faro della Consob sul rinnovo del cda di Generali

La Consob starebbe valutando la legittimità della prassi di presentazione della lista del cda da parte dei board uscenti delle società, rischiando di coinvolgere la vicenda di Generali in vista dell’assemblea dei soci prevista per la prossima primavera.

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Le indagini della Consob

Il rinnovo del consiglio di amministrazione di Generali è finito sotto esame da parte della Consob, proprio mentre continua lo scontro tra il management uscente e il patto tra soci composto da Leonardo Del Vecchio, Francesco Gaetano Caltagirone e Fondazione Crt.

Secondo indiscrezioni diffuse dal Sole 24 Ore, ieri la Consob avrebbe iniziato a esaminare il dossier sul cda su Generali, già sotto monitoraggio da parte dell’Authority nelle scorse settimane, approdando ai commissari al termine di una prima istruttoria degli uffici.

In particolare, i dubbi della Consob riguardano la prassi di far proporre la lista per il rinnovo del board da parte del cda uscente, ormai diventata consuetudine per alcune società ma non prevista dall’ordinamento italiano.

Questa prassi potrebbe aprire uno scenario di incertezza all’interno delle società nei processi di rinnovo del management, come nel caso di Generali, con ricadute che potrebbero danneggiare gli interessi di azionisti e risparmiatori.

Sulla base di questo ragionamento, l’Autorità ha acceso il campanello di allarme e sta valutando la necessità di un richiamo di attenzione alla società.

L’iter di questo esame, però, potrebbe non approdare a decisioni concrete, in quanto la priorità della Consob è proteggere il proprio ruolo terzo di arbitro e regolatore, accantonando la questione.

A quel punto, però, le parti in causa potrebbero avanzare quesiti formali all’Authority sulla legittimità della presentazione della lista, spingendo la Consob a prendere una posizione ufficiale.

Il rinnovo del board di Generali

Nel corso della prossima primavera si svolgerà l’assemblea dei soci di Generali, chiamata al rinnovo del consiglio di amministrazione, oltre alla decisione della conferma o meno dell’ad Philippe Donnet.

L’attuale board di Generali sta lavorando ad una lista da presentare all’assemblea e proprio questa prassi risulta sotto esame Consob.

La partita vede da un lato Mediobanca, la quale ha recentemente preso in prestito i diritti di voto relativi al 4,3% del capitale, operazione anche questa sulla quale la Consob sta svolgendo un approfondimento.

Dall’altro lato troviamo il patto di consultazione tra soci, arrivato complessivamente al 13,12% a seguito dell’aumento delle quote da parte di Caltagirone e Del Vecchio di questi giorni, così come accade settimanalmente da diverso tempo, a cui si aggiunge la parte detenuta da Fondazione Crt.

In particolare, Del Vecchio ha acquistato tra l’1 e il 4 ottobre lo 0,062% del capitale di Generali e portando la sua quota al 5,3%, mentre Caltagirone ha incrementato la sua partecipazione dello 0,079%, salendo al 6,47%.

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