Fca sotto i riflettori dopo i dati sulle immatricolazioni a giugno


Buona performance di Fca a Piazza Affari, nonostante i dati negativi sulle immatricolazioni a giugno. Gli investitori restano ottimisti per le vendite di auto negli Stati Uniti, andate meglio delle previsioni, nonostante un calo del 39% nel secondo trimestre. I titoli della casa auto salgono del 2,8% attestandosi a 9,03 euro.


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Fca, immatricolazioni -25,1% a giugno, ma gli Usa fanno meglio del previsto

Oggi il titolo Fiat Chrysler Automobiles è sotto i riflettori dopo la diffusione dei dati sulle immatricolazioni a giugno. Il mese scorso la casa automobilistica italoamericana ha venduto 29.185 veicoli in Italia, registrando un calo del 25,1% rispetto a giugno 2019, con una quota di mercato passata al 22% rispetto al 22,6% dello scorso anno.

La contrazione registrata da Fca è stata superiore a quella del mercato (-23,1%), ma la tendenza del mese è in miglioramento rispetto al “baratro” del -96% di aprile e del poco confortante dato di maggio (-57%).

Ad attirare l’interesse degli investitori le vendite negli Stati Uniti andate meglio rispetto alle previsioni iniziali, pur accusando un crollo del 39% nel secondo trimestre.

In totale, nei primi sei mesi del 2020, Fiat ha venduto 138.681 auto, il 48% in meno rispetto al primo semestre 2019.

Interesse sul titolo per un andamento migliore «in termini relativi»

Il dato “positivo” arrivato da oltreoceano ha aumentato l’attenzione sul titolo, che questa mattina a Piazza Affari ha aperto con un balzo del 2,8% scambiato a 9 euro. A confermare l’ottimismo anche gli analisti di Equita, secondo cui la casa ha registrato «un miglior andamento in termini relativi delle immatricolazioni». Il mercato americano rappresenta una quota attorno al 30% del fatturato, e l’ottimismo sui numeri si riflette anche sul potenziale atteso dalla fusione tra Fca e Psa Peugeot.

Il “buco” nelle flotte aziendali

Un altro dato interessante è quello legato agli acquisti delle flotte aziendali: Fca ha risentito del crollo (27% del totale nel 2019) delle flotte nel 2020, sfociato per il gigante dell’autonoleggio Hertz nella richiesta di ammissione al chapter 11, la procedura di ristrutturazione del debito della normativa fallimentare Usa. La contrazione del settore porta a ipotizzare che il calo delle vendite al dettaglio sia stato, in realtà, più ridotto e questo si riflette nella over-performance di Jeep (-27%) e RAM (-35%) rispetto a Dodge (-63%).

La stessa Fca ha fatto sapere di avere un buon “order-book” nei prossimi mesi.

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Codice: FCA.MI
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