Fed e trimestrali Big Tech nel menu della settimana di Wall Street


Settimana importante a New York, con protagoniste assolute Alphabet, Microsoft, Meta, Apple e Amazon insieme a molte altre società, attese alla prova degli utili mentre mercoledì scopriremo di quanto la Federal Reserve alzerà i tassi di interessi.


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Prospettive ancora fosche

Potrebbe iniziare in verde la settimana di Wall Street, visto l’andamento positivo dei future sui principali indici, ancora spaventata dai continui timori di una recessione economica e appesantita dalle scelte della Federal Reserve, nei prossimi giorni protagonista.

Permane elevata l’inflazione negli Stati Uniti, mentre la lettura flash del PMI di venerdì scorso mostrava la più grande contrazione nei servizi e nell’attività manifatturiera nel paese dall’inizio della pandemia.

“L'aumento del pessimismo sulle prospettive dell'economia globale sembra destinato a continuare nei prossimi mesi, dato che i timori per l'inflazione elevata, l'aumento dei tassi di interesse e il gas russo in Europa continuano a pesare sul sentiment”, secondo Mark Haefele, Global Wealth Management Chief Investment Officer di UBS.

Apparentemente meno pessimista sul futuro Janet Yellen, segretaria al Tesoro, nel corso di un’intervista alla NBC: “al momento non vedo alcun segnale di recessione”, a solo un “rallentamento necessario e appropriato” dell’economia. Mi attendo che le politiche anti-inflazione della Fed abbiano successo”.

Ottimismo che potrebbe condizionare le scelte della Federal Reserve in tema di tassi, attesa alzare di un altro 0,75% al termine del meeting del FOMC, previsto per martedì 26 e mercoledì 27 luglio, portandoli così al 2,25%.

Le trimestrali

La settimana scorsa la stagione delle trimestrali aveva visto due società tecnologiche diffondere dati negativi. Se giovedì Snapshot aveva riportato ricavi molto deboli per il secondo trimestre consecutivo, venerdì Twitter aveva giustificato le sue perdite con l’incertezza sulla vicenda di Elon Musk.

Complessivamente, finora le società dell’S&P500 stanno battendo del 3,6% le stime degli utili del secondo trimestre, secondo quanto calcolato da FactSet, dopo la pubblicazione dei risultati da parte di circa un quinto delle società dell’indice, mentre solo 10 società hanno pubblicato indicazioni per il terzo trimestre inferiori alle previsioni.

Questa settimana il menu delle trimestrali vedrà protagoniste le grandi società tecnologiche quali Alphabet, Microsoft, Meta, Apple e Amazon.

Domani 26 luglio il focus si concentrerà su Alphabet (dopo la chiusura), holding proprietaria di Google, dopo la scorsa trimestrale non brillante a causa di una crescita inferiore alle attese per il mercato pubblicitario.

Le attese degli analisti vertono su un incremento a due cifre del fatturato, anche se il risultato netto potrebbe risultare in calo.

Sempre domani è attesa Microsoft (dopo la chiusura), le cui previsioni indicano un fatturato in crescita del 13% e l’utile per azione in salito del 5%.

Passando a mercoledì 27 luglio, Meta sarà sotto osservazione (dopo la chiusura) soprattutto dal punto di vista del mercato pubblicitario, recente causa di risultati deboli, e gli analisti prevedono un fatturato di circa 29 miliardi di dollari, in linea con le attese della stessa società proprietaria di Facebook.

Giovedì 28 luglio gli occhi saranno puntati su Apple (dopo la chiusura), visto l’annuncio delle scorse settimane di un possibile rallentamento del fatturato, a cui potrebbe aggiungersi un calo a due cifre dell’utile.

Sempre giovedì si attenderà anche Amazon, sui cui conti pesano il rallentamento delle vendite e della pubblicità, un dollaro forte e le difficoltà legate alla filiera produttiva.

Azionario e pre-market

Uber (+1%): venerdì ha raggiunto un accordo con i PM statunitensi per evitare accuse penali per aver coperto una violazione dei dati del 2016 che ha colpito 57 milioni di passeggeri e autisti.

Intel (-0,60): annunciato l’accordo per la produzione di chip per MediaTeck, una delle principali società di progettazione di chip al mondo.

Tesla (+1%): ha reso noto di aver ricevuto un secondo mandato di comparizione dalla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti in relazione ai tweet del suo amministratore delegato Elon Musk nel 2018, nei quali parlava di togliere dalla quotazione il titolo della casa automobilistica.

Apple Nell'ultima nota di ricerca, l'analista Samik Chatterjee conferma il giudizio positivo. Il broker JP Morgan era già in precedenza sul Buy. Il prezzo obiettivo è ancora fissato a 200 USD.

AT&T Goldman Sachs è positivo sul titolo della compagnia telefonica e consiglia ‘buy’, mentre ha rivisto al ribasso il prezzo obiettivo che passa da 23 USD a 22 dollari.

Verizon La ricerca di Deutsche Bank Securities conferma la raccomandazione e mantiene il giudizio ‘neutral’, riducendo il target price da 58 a 52 USD.

Snap Morgan Stanley cambia opinione e passa da ‘buy’ a ‘neutral’, con prezzo obiettivo abbassato a 8 euro dai precedenti 17.

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