Fed pronta a tagliare i tassi? Le incognite dopo il dato sull’inflazione

Fed pronta a tagliare i tassi? Le incognite dopo il dato sull’inflazione

Domani inizia la due giorni di riunione dell’istituto centrale guidato da Jerome Powell e sono in molti a prevedere altri due allentamenti monetaria nel corso di quest’anno.

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Verso la Fed

Ultima settimana di ottobre e i fari del mercato si accenderanno mercoledì verso la decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse dopo il dato di venerdì scorso sull’inflazione, risultata in crescita meno del previsto (al 3%) ma che ha consegnato ancora un dato superiore al target fissato dallo stesso istituto centrale.

Gli analisti prevedono che il Comitato di politica monetaria (FOMC) taglierà il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base, portandolo a un intervallo compreso tra il 3,75% e il 4%. La mossa seguirebbe la sforbiciata, di pari entità, già operata dalla banca centrale statunitense il mese scorso.

Secondo il FedWatch Tool di CME Group, gli operatori si aspettano un taglio dei tassi d'interesse di 25 punti base in entrambe le riunioni della Fed previste entro la fine dell'anno.

Il momento resta cruciale per la Fed considerato che la pubblicazione dell'indice dei prezzi al consumo di ottobre “si preannuncia come un'incognita", ha ricordato George Brown, Senior Economist di Schroders, in quanto venerdì scorso la Casa Bianca ha fatto sapere che probabilmente il mese prossimo non ci sarà alcuna pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo sempre a causa dello shutdown delle attività del governo.

L’elemento dei dazi

Secondo Tiffany Wilding, economista di PIMCO, l'inflazione più debole del previsto “è stata determinata principalmente dal calo dei prezzi delle auto usate e delle categorie legate agli affitti, dopo un andamento più forte del previsto nel mese di agosto. Al di fuori delle categorie relative all'alloggio, l'inflazione dei servizi è rimasta stabile, mentre quella dei beni al dettaglio è raddoppiata rispetto al ritmo di agosto”.

Questo rappresenta “un'ulteriore prova del fatto che, al di fuori di alcuni trasferimenti irregolari dei costi dei dazi in vari settori dei beni di consumo, l'inflazione statunitense si sta avvicinando all'obiettivo della Fed. Nel complesso, questo rapporto è in linea con la nostra opinione secondo cui gli adeguamenti dei prezzi legati ai dazi sono più modesti perché le pressioni competitive nel settore della vendita al dettaglio stanno spingendo le aziende a trovare altri modi per compensare i costi aggiuntivi”, spiega.

Per l’esperta, “nel complesso, i dati di venerdì non hanno modificato le nostre previsioni sui tassi di interesse della Fed: prevediamo ancora due tagli quest'anno”.

Il ruolo dello shutdown

MRB Partners prevede che "la Fed taglierà certamente il tasso di riferimento nella riunione della prossima settimana" e avverte che se lo shutdown si protrarrà fino a novembre, è probabile un altro taglio a dicembre.

"Se lo shutdown si estenderà fino a novembre e prolungherà il blocco dei dati, allora la Fed molto probabilmente taglierà anche il tasso di riferimento a dicembre", prevedono gli analisti.

Con il blocco delle attività governative, l’istituto conta sui dati provenienti da privati come il rapporto sull’occupazione ADP che indica perdite nette di posti di lavoro a settembre, ma l’indagine Revelio Labs mostra un aumento delle assunzioni.

Partners avverte che questi set di dati non sono sostituti dei numeri ufficiali governativi. "Gli indicatori prodotti privatamente hanno recentemente fornito segnali in qualche modo contrastanti sul mercato del lavoro", hanno affermato da MRB e, “finché lo shutdown di Washington manterrà i mercati all’oscuro, i tagli dei tassi della Fed rimarranno la scommessa sicura, indipendentemente da qualsiasi altro segnale di forza nascosto nell’economia”.

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