Fed soltanto una pausa… poi altri due rialzi nel 2023

15/06/2023 05:30
Fed soltanto una pausa… poi altri due rialzi nel 2023

Le parole di Powell raffreddano i mercati. La pausa nel rialzo dei tassi c’è stata, il problema è il dopo: il denaro resterà caro ancora per un po’ perché la Federal Reserve americana è indirizzata verso altri due rialzi dei tassi entro il 2023. Una pausa solo per far tirare il fiato soprattutto alle piccole banche Usa travolte dai fallimenti.

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Wall Street chiude la seduta contrastata con il Dow Jones che si tinge di rosso a -0,68%, mentre resistono, sopra la parità, l’S&P500 +0,08% e il Nasdaq +0,39%.

In Asia il Nikkei continua ad inanellare record dagli ultimi 33 anni e anche oggi mette a segno un rialzo dello 0,4%. Ben intonata la Cina +0,54%, affiancata da Hong Kong +0,55%.

India positiva con il Fifty 50 che sale dello 0,14%, il Taiwan Taiex sale dello 0,44% A Seul il Kospi è negativo -0,25% mentre il Kasdaq sale dello 0,5%.

Il denaro costerà ancora tanto in Usa

La FED spazza via le attese di riduzione dei tassi nel 2023 del mercato. La banca centrale americana ha lasciato il tasso di riferimento in un intervallo compreso tra il 5% e il 5,25% e fin qui nessuna novità. Quello che invece ha deluso il mercato è che la strada dei rialzi si conferma ancora lunga da percorrere. Si arriverà secondo le attese a un tasso finale del 5,6% entro la fine del 2023. Ci saranno almeno due aumenti di 0,25 punti, ma uno dei due potrebbe essere dello 0,50%.

Aumentate le previsioni per gli anni futuri, il 4,6% nel 2024 e il 3,4% nel 2025. In aumento alle precedenti stime del 4,3% e del 3,1%. Le letture per l’anno futuro implicano che la Fed inizierà a tagliare i tassi di un intero punto percentuale nel 2024.

“In altre parole, crediamo che la FED voglia essere sicura dei dati relativi alle condizioni del credito e di come la stretta monetaria di 500 bp in dodici mesi sia in grado di ridurre l’inflazione. E’ quindi possibile che con lo stop la FED abbia voluto “comprare del tempo”. Se l’inflazione core dovesse flettere più del previsto a luglio, è possibile che non ci siano ulteriori aumenti (Powell stesso ha dichiarato che nulla è stato ancora deciso). A settembre poi vedremo”, spiega Antonio Tognoli di Cfo Sim.

Dati macro

Raffica di dati USA in uscita oggi. Si comincia alle 14:30 con le vendite al dettaglio mese su mese di maggio (stima -0,1% contro +0,4% di aprile), le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione (stima 250k contro 261k della scorsa settimana) e il PhillyFed di giugno (stima -13,5 punti contro -10,5 di maggio). Alle 15:15 è il turno della produzione industriale mese su mese di maggio (stima +0,1% con tro +0,5% di aprile).

La FED ha anche rivisto le stime economiche per il 2023. L’inflazione dovrebbe scendere dal 4,4% di aprile al 3,2% entro la fine dell'anno, al di sotto comunque della stima di marzo del 3,3%. Ma una misura fondamentale che esclude gli alimenti volatili e gli elementi energetici e che la FED segue più da vicino dovrebbe chiudere l'anno al 3,9%, al di sopra della precedente stima del 3,6%.

Riviste al rialzo anche le previsioni di crescita del PIL, considerato che la recessione, attesa a cavallo tra il primo e il secondo trimestre, ancora non si vede. Il PIL è atteso crescere dell’1% nel 2023, più rapidamente rispetto alla precedente proiezione dello 0,4%, e dell'1,1% l'anno prossimo.In altre parole, crediamo che la FED voglia essere sicura dei dati relativi alle condizioni del credito e di come la stretta monetaria di 500 bp in dodici mesi sia in grado di ridurre l’inflazione. E’ quindi possibile che con lo stop la FED abbia voluto “comprare del tempo”. Se l’inflazione core dovesse flettere più del previsto a luglio, è possibile che non ci siano ulteriori aumenti (Powell stesso ha dichiarato che nulla è stato ancora deciso). A settembre poi vedremo.

Sempre Cfo Sim, oggi scrive che la spesa dei consumatori, che rappresenta il 70% dell'attività economica, è stata robusta poiché le famiglie hanno fatto affidamento sui risparmi dell'era pandemica. Durante la pandemia, le famiglie hanno accumulato circa 2,5 trilioni di dollari di risparmi in eccesso e trilioni di dollari in assegni federali di stimolo. Secondo Moody's Analytics ora questi risparmi in eccessi sono ancora elevati, scesi a 1,5 trilioni di dollari.

Bce e Banca del Giappone

Nessun cambio di traiettoria per la Bce attesa oggi ad alzare i tassi.

Oggi prende il via la due giorni di politica monetaria della Banca del Giappone, che non dovrebbe discostarsi dall'approccio ultra-accomodante.

Obbligazionario e commodity

Con gli occhi puntati sulle banche centrali, il mercato riparte da 4,10% e 160 punti base rispettivamente per il tasso del Btp decennale benchmark e per lo spread sul Bund.

Sul primario oggi si attivano Francia e Spagna: Parigi mette a disposizione fino a 12 miliardi di euro in tre Oat e fino a 1,5 miliardi in indicizzati, mentre Madrid offre fino a 5,5 miliardi in tre Bonos.

Il rendimento del Treasury decennale sale a 3,83% da 3,78%.

L’euro dollaro a 1,08. La prospettiva di tassi elevati per un periodo più lungo del previsto rende il dollaro più attraente.

Oro a 1.936 dollari, -0,4%.

Il Petrolio Brent e WTI a +0,5% dopo il -1,5% di ieri e -3% del giorno precedente. Le scorte settimanali di prodotti petroliferi sono cresciute inaspettatamente di 7,92 milioni di barili. L'API stimava un incremento di un solo milione di barili. Intanto, è emerso che la Cina ha aumentato l'import del +20% nel primo semestre.

Il Gas UE (Amsterdam) è salito del +6% a 38,30 euro/mwh, pesa l'annuncio che la Norvegia ha interrotto l'estrazione in tre importanti impianti e giacimenti di gas. Le strutture resteranno ferme fino a metà luglio.

Bitcoin a 25mila dollari -sui minimi da metà marzo.

Dati macro cinesi

L'economia cinese ha registrato un rallentamento a maggio, con la crescita di produzione industriale (+3,5% su anno) e vendite al dettaglio (+12,7%) che ha deluso le aspettative (rispettivamente 5,6% e 13,6%). Gli investimenti a maggio sono scesi al ritmo più rapido almeno dal 2001, mentre è rallentata la crescita dei prezzi delle nuove case.

I dati alimentano le aspettative di chi scommette che Pechino metterà in campo misure a sostegno della ripresa post-pandemica. E intanto la banca centrale cinese ha tagliato i tassi sui prestiti per la prima volta da dieci mesi, in linea con le attese, due giorni dopo aver abbassato quelli a breve, a segnalare autorità sempre più preoccupate.

In Cina, gli ultimi dati macro indicano un ritmo di crescita inferiore rispetto alle attese a causa della debolezza del settore manifatturiero e della riluttanza del capitale privato a investire nel Paese.

Titoli sotto i riflettori a Piazza Affari

Eni ha intensificato i colloqui con diversi investitori per la potenziale vendita di una quota di minoranza di Plenitude, la controllata attiva nel settore delle energie rinnovabili e nel retail. Lo hanno riferito tre fonti a conoscenza della situazione. Su Saipem, Moody's ha cambiato l'outlook a 'positivo', confermando il rating 'Ba3'.

I direttori di Telecom Italia hanno eletto Alessandro Pansa come nuovo membro del CdA, tre fonti hanno detto a Reuters mercoledi'. Pansa e' stato preferito a Luciano Carta, candidato del primo azionista Vivendi.

Da domani "torniamo ad essere un'azienda viva, piena di energia e forza, come è stata tutta la sua vita," ha detto l'Ad di Mediaset Pier Silvio Berlusconi ai dipendenti dopo il funerale del padre e fondatore dell'azienda.

Titoli esteri

Continuano a correre i produttori di legati all’AI, Nvidia e Broadcom  hanno entrambi guadagnato oltre il 4% e chiuso ai livelli record. Abbiamo alzato due volte il target di Broadcom, continuiamo ad essere positivi sul titolo.

Da inizio 2023 l’indice dei semiconduttori di Philadelphia (Sox) è balzato del 48%.

Advanced Micro Devices +2,2% Reuters scrive che l'unità di cloud computing di Amazon potrebbe utilizzare i suoi nuovi chip di intelligenza artificiale.

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