Fed, taglio da 25 o da 50 pb? Le previsioni degli analisti
Mercato ed esperti si dividono sulle attese delle dimensioni della prima mossa di allentamento monetario che dovrebbe essere decisa mercoledì prossimo quando terminerà la riunione della Federal Reserve.
Verso la Fed
Iniziata la settimana in cui mercoledì la Federal Reserve è attesa avviare l’allentamento della propria politica monetaria, ma l’entità del tanto previsto primo taglio dei tassi di interesse resta ancora al centro del dibattito.
Attualmente, il tasso di riferimento dei Fed Funds è in una banda di oscillazione del 5,25-5,50% e per prendere le sue decisioni, il FOMC osserverà i dati macro arrivati nell'ultimo periodo.
L'inflazione sembra ormai completamente domata, essendo scesa ad agosto al 2,5% su base annua, in linea con le attese, dal 2,9% di luglio. Il core rate, che esclude le componenti più volatili come cibo ed energia, è stabile al 3,2% ed in linea con il consensus. Anche l'indice PCE Price Index, diffuso a fine agosto, aveva confermato un'inflazione al consumo al 2,6%, inferiore alle attese degli analisti (2,7%).
A questo si aggiunge un mercato del lavoro che ha dato chiari segnali di rallentamento: l'ultimo rapporto relativo al mese di agosto ha rilevato la crescita di 142mila posti di lavoro, ben al di sotto dei 164 mila attesi dal mercato. Numeri che sembrano parlare di recessione per il terzo trimestre, nonostante la revisione al rialzo de PIL del 2° trimestre al 3%.
Le attese del mercato
Il consensus raccolto da Bloomberg in un pool di 46 economisti preannuncia un taglio dei tassi di 25 punti base, che darebbe un timido segnale che le cose stanno cambiando, ma sono aumentate le previsioni di un maxi taglio da 50 pb, seguendo una lettura più pessimistica dei dati macroeconomici giunti nell'ultimo periodo, che sembrano preannunciare una fase recessiva.Il mercato ha cambiato nettamente le sue previsioni, passate dal 70% di probabilità di un taglio da 25 punti base della scorsa settimana, al 41% di questa mattina, secondo quanto evidenziato dallo strumento FedWatch di CME Group.
Per quanto riguarda il resto delle riunioni di quest’anno, gli economisti ritengono che la Fed effettuerà 75 punti base di riduzione, mentre il mercato invece sconta una riduzione anche più aggressiva, pari almeno a 100 punti base, se non di più: le probabilità che il tasso a dicembre scenda al 4,25-4,50% sono del 29,5% e quelle che scenda addirittura al 4-4,25% sono del 43,6%.
Le previsioni degli analisti
“L'inflazione del secondo trimestre, in particolare i cali dei prezzi su larga scala nell'indice dei prezzi al consumo di giugno, sono stati sufficienti a dare alla Fed una maggiore fiducia, ma non ancora completa, che l'inflazione si stia muovendo verso il 2%", evidenzia Sophia Kearney-Lederman, economista senior presso FHN Financial.
L’esperta, dunque, si attende che “la Fed taglierà i tassi una volta, se non due, prima della fine dell'anno", e “ulteriori prove di progressi sull'inflazione determineranno quando avverrà il primo taglio quest'anno”.
"Dall'inizio dell'anno, la Fed ha chiaramente telegrafato che la sua prossima mossa sarà un taglio dei tassi", ha affermato Lara Rhame, economista capo degli Stati Uniti presso FS Investments, “eppure, l'opportunità è stata sfuggente e i mercati sono stati troppo ottimisti nel prezzare i tagli dei tassi nella curva forward".
Rhame si aspetta che la Fed taglierà i tassi due volte nella seconda metà del 2024, con il primo taglio dei tassi a settembre. "Lo definisco un taglio chirurgico dei tassi, pensa a un ritocco, in condizioni di dati sull'inflazione e aspettative di mercato attente", spiegava, aggiungendo di attendersi una Fed sia “paziente. Guardando al 2025, i mercati hanno già scontato quattro tagli dei tassi. Se l'economia continua sulla sua attuale traiettoria sana, è probabile che, ancora una volta, questo si rivelerà troppo ottimistico”.
Secondo Kevin Thozet, membro del comitato investimenti di Carmignac, scrive che la Fed, “pur avendo mantenuto il tasso dei Federal Funds nella fascia di riferimento del 5,25%-5,50% per più di un anno”, inizierà “il proprio ciclo di tagli questa settimana con una riduzione dello 0,25%. Poiché quest'anno si terranno solo altre due riunioni (novembre e dicembre), un aggiornamento del ‘dot plot’ (le proiezioni dei tassi di policy dei membri della Fed sui tassi di interesse) probabilmente indicherà una chiara direzione a breve termine per i tassi”.
“Ci aspettiamo che il ‘dot plot’ indichi due ulteriori riduzioni dei tassi entro la fine dell’anno, con Powell che potrebbe anche suggerire la possibilità di un intervento più deciso se necessario. Qualsiasi segnale che faccia pensare che la Fed sia ‘in ritardo sulla curva’ potrebbe infatti portare a un intervento significativo, con un taglio dello 0,5%”, conclude Thozet.
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