Ferragamo in netto calo dopo i conti: resta l’incertezza per il futuro


Il gruppo del lusso ha diffuso i risultati dei primi nove mesi del 2021 ma non ha fornito previsioni per il resto dell’anno a causa di un quadro di mercato definito “ancora volatile”.

Le incertezze per il futuro hanno attirato le vendite sul titolo a Piazza Affari e le azioni di Ferragamo sono state colpite da forti vendite nell’apertura della seduta di oggi.


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Il calo di Ferragamo

Apertura difficile a Piazza Affari per Salvatore Ferragamo, dopo la diffusione dei risultati relativi ai primi nove mesi dell’anno e al permanere delle incertezze per il futuro sottolineate dalla stessa società.

Oggi le azioni Ferragamo arrivano a cedere oltre il 6% dopo quasi un’ora dall’avvio delle contrattazioni, con un minimo toccato a 18,595 euro.

I risultati di Ferragamo

La società operante nel settore del lusso ha comunicato un aumento dei ricavi consolidati pari al 33,9% nei primi mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, arrivati a 785 milioni di euro.

L’Ebitda del periodo è arrivato a 202 milioni di euro, mentre nei primi nove mesi del 2020 si era fermato a 78 milioni di euro. L’utile netto torna positivo e si assesta a 40 milioni, quando nello stesso periodo dell’anno precedente aveva registrato un rosso di 96 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta adjusted al 30 settembre del gruppo è risultata positiva per 265 milioni, anche resta negativa per 302 milioni includendo l’effetto del principio contabile IFRS 16.

Nel terzo trimestre, i ricavi sono cresciuti del 17,1% a tassi di cambio correnti (+17,4% a cambi costanti), rispetto a quello del 2020.

Settori e aree di business

A trascinare i risultati è stato soprattutto il settore online, con l’e-commerce diretto che ha visto crescere i ricavi del 53,7% al 30 settembre 2021, mentre il Retail è aumentato del 37,2% e quello Wholesale ha messo a segno un +27,1%.

La crescita ha riguardato tutte le principali categorie di prodotto, tra le quali spiccano le calzature (+43%) e la pelletteria (+44%).

Tra le aree in cui il gruppo è attivo, l’Asia Pacifico si riconferma il primo mercato in termini di ricavi, cresciuti del 22,7%.

Positiva anche la performance nell’area Emea, dove i ricavi sono aumentati del 16,8% rispetto allo stesso periodo del 2020, mentre il Nord America ha beneficiato delle riaperture e i ricavi sono cresciuti dell’85,1%.

Un quadro incerto

Per quanto riguarda il futuro, da Ferragamo restano cauti, in quanto “il quadro di mercato rimane volatile in conseguenza della pandemia”, nonostante la “fase di progressiva normalizzazione”, spiega la nota diffusa dal gruppo.

Per questo motivo, la società ritiene di “non fornire previsioni dettagliate relative alla chiusura dell’esercizio”, anche se si “conferma il miglioramento della performance dei mercati a più alta contribuzione”.

Situazione incerta per il settore del lusso che era già stata evidenziata ieri dagli analisti di Goldman Sachs, i quali avevano tagliato le proprie previsioni di crescita delle vendite globali del per il prossimo anno.

L’ufficio studi della banca stima ora un aumento del 9% rispetto alle precedenti previsioni che arrivavano al +13,5%, riduzione decisa vista la revisione al ribasso delle stime di crescita della Cina, il più grande mercato del lusso.

Cambio al vertice

Nel frattempo, da Ferragamo hanno annunciato il nuovo amministratore delegato e direttore generale. Si tratta di Marco Gobbetti, il quale assumerà il nuovo incarico a partire dal primo gennaio 2022.

La nota della società ha specificato che il cda ha approvato, in vista dell’arrivo del nuovo manager (annunciata già lo scorso giugno), un aggiornamento della politica di remunerazioni da sottoporre all’assemblea che si terrà il prossimo 14 dicembre

Marco Gobbetti, 62 anni, arriva in Ferragamo dopo quattro anni in cui aveva guidato Burberry, casa di moda di lusso britannica che realizza vestiti, accessori e cosmetici.

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