Ferragamo preoccupata dal coronavirus: “impossibile prevederne l'impatto” nel prossimo trimestre

Il gruppo del lusso ha comunicato i dati relativi al 2019 ma lancia l'allarme per l'effetto della diffusione
del coronavirus, attirando così le vendite sul titolo
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Il bilancio 2019 di Ferragamo
Giornata che inizia in forte negativo per il titolo Salvatore Ferragamo dopo il rilascio dei dati relativi al 2019 per la società del lusso.
Il gruppo ha chiuso l'esercizio 2019 con una crescita del 2,3% dei ricavi rispetto a quello precedente, salendo a 1,377 miliardi di euro. Il margine operativo lordo (Ebitda), invece, è sceso del 4,3%, attestandosi a 205 milioni, mentre l'utile netto è arrivato a 92 milioni di euro, segnando un aumento dell'1,7%
Alla luce dei risultati, il consiglio di amministrazione proporrà un dividendo di 0,34 euro per azione ordinaria e, se verrà confermato dall'assemblea dei soci prevista per il 20 maggio 2020, la data di stacco sarà il 18 maggio.
Il crollo in borsa e il coronavirus
Il mercato ha accolto negativamente il titolo Ferragamo all'apertura di Piazza Affari. Le azioni della società, infatti, sono state colpite delle vendite, fino ad essere anche state sospese per eccesso di ribasso.
Il brand del lusso, infatti, ha avvisato che non è possibile prevedere il reale impatto della diffusione del coronavirus sui risultati, lasciando presagire che il trimestre in corso avrà delle ripercussioni importanti dall'emergenza.
Per far fronte a questa crisi, spiega la nota diffusa dalla società, il gruppo "ha iniziato a porre in essere una serie di azioni concrete, volte a proteggere il gruppo e a mitigare gli effetti negativi, determinati dalla crisi innescata dalla diffusione su scala globale del Coronavirus Covid‐19, sui risultati aziendali del prossimo esercizio".
Tra le misure messe in atto, ci sono l'ottimizzazione dei costi e la limitazione degli investimenti ai progetti ritenuti essenziali o prioritari nel “contesto attuale”.
Le preoccupazioni degli analisti
Proprio l'esposizione di Ferragamo al mercato cinese, secondo Mediobanca rappresenta circa il 38% dei ricavi complessivi. Secondo gli esperti dell'istituto, il quale ha tagliato il target price a 9,7 euro rispetto ai 15 precedenti, “le azioni Ferragamo hanno perso circa il 30% nell'ultimo mese. D'altra parte la scarsa visibilità sulle prospettive del business sia in Cina, sia in Europa innalzano il profilo di rischio dei titoli e rendono estremamente incerto l'andamento dei guadagni”.
La situazione, inoltre, sembra non migliorare a causa del blocco dei voli aerei per l'Italia e il conseguente netto calo dei turisti che spingerà al ribasso i ricavi in Europa per il futuro. “Ci attendiamo un calo delle vendite in Europa attorno al 20% e forse una debole ripresa pari solo al 2,6% nella seconda parte dell'anno”, prevedono da Mediobanca.
Preoccupazioni anche da Credit Suisse, la quale ha emesso una raccomandazione di “Underperform” con target price ridotto a 11 euro (15 precedenti), proprio a causa del rischio calo delle vendite, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti.
“Stimiamo un calo delle vendite nel primo trimestre del 26% e nel secondo del 13%”, spiegano dalla banca svizzera, e“ciò implicherà un ribasso complessivo dei ricavi 2020 attorno al 10%”, sottolineando anche la solidità finanziaria del gruppo fiorentino che a fine 2020 dovrebbe vantare un net cash di circa 140 milioni.
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