Ferragamo, svalutazioni in vista ma outlook confermato
La casa di moda avvisa che la domanda dei consumatori del lusso resta incerta visto il contesto di mercato ancora sfidante ma ha confermato le previsioni comunicate in occasione dei conti del terzo trimestre.
Ferragamo conferma l’outlook
Svalutazioni nel futuro di Salvatore Ferragamo che però conferma il suo outlook della gestione ordinaria comunicata lo scorso 15 ottobre quando vennero diffusi i risultati del terzo trimestre.
In quell’occasione la società di moda aveva già avvisato di prevedere il proseguimento delle “incertezze sulla domanda da parte dei consumatori del lusso” e si attendeva un risultato operativo collocato “nella parte più bassa delle attuali aspettative degli analisti”, ribadito nonostante un contesto di mercato ritenuto ancora “sfidante” e caratterizzato da un “rallentamento generalizzato del settore” ad alta potenzialità di acquisto.
La conferma era arrivata ieri sera in una nota a mercato chiuso e questa mattina le azioni Ferragamo aprono la seduta con un balzo del 6% nei primi minuti di contrattazioni, salendo così fino ad un massimo di 6,07 euro. Il titolo aveva più che dimezzato la quotazione da inizio anno, chiudendo il mese di novembre sui minimi storici: -55%.
Le svalutazioni
Il Consiglio di amministrazione del gruppo ha esaminato una serie di simulazioni, simili a quelle che verranno effettuate durante l'impairment test per il bilancio al 31 dicembre 2024, e queste analisi preliminari suggeriscono che potrebbero essere necessarie svalutazioni per un importo compreso tra 70 e 90 milioni di euro.
Queste potenziali svalutazioni sono strettamente legate all'applicazione del principio contabile IAS 36, avvisa il cda, che richiede l'esecuzione di impairment test a livello di unità generatrici di cassa. L'azienda ha voluto precisare che, se confermate, queste svalutazioni non comporteranno alcun esborso finanziario effettivo.
Inoltre, Ferragamo ha rassicurato gli investitori affermando che queste eventuali svalutazioni non avranno un impatto significativo sul totale delle attività della società che al 30 giugno 2024 ammontava a 1.736 milioni di euro.
A questo il cda ha aggiunto che l'importo finale delle svalutazioni sarà determinato durante il processo di impairment, tenendo conto di vari fattori, tra cui l'andamento del mercato, le prospettive di business dell'azienda e una serie di parametri tecnici specifici legati al processo di impairment.
JP Morgan taglia il target price
Ieri gli analisti di JP Morgan hanno ridotto da 6,5 a 5,3 euro il target price su Ferragamo, confermando la raccomandazione ‘underweight’, oltre a ridurre del 7% la loro previsione di Ebit 2025.
Gli esperti della banca USA si attendono che il prossimo sarà un altro anno di vendite e crescita dei profitti soft per il comparto del lusso e per Ferragamo prevedono che la normalizzazione della domanda in atto nel settore, le sfide macroeconomiche in generale e il contesto dei prezzi più complesso dovrebbero continuare a limitare la capacità del gruppo di riaccelerare la crescita nel breve termine. Giudizio ‘neutrale’ e prezzo obiettivo a 7,9 euro per WebSim Intermonte, dopo dati del terzo trimestre di Ferragamo “deboli e inferiori alle nostre attese”. “Abbiamo abbassato le nostre previsioni sui ricavi 2024/2025 del 3%/5,6% a 1,03/1,06 miliardi, al di sotto delle attuali aspettative di consenso”, spiegano gli analisti che hanno anche “tagliato le stime di EPS 2024 al di sotto del pareggio e l'EPS 2025 del -43,7%”.
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