Ferragamo, torna il dividendo ed esposizione limitata in Russia


Il gruppo del lusso ha chiuso l’esercizio 2021 con ricavi in aumento del 29,5%, mentre l’esposizione in Russia è limitata a meno dell’1% delle sue vendite, anche se lo scenario mondiale resta imprevedibile.


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Ferragamo cresce nel 2021

2021 positivo per Ferragamo, con il ritorno all’utile e la distribuzione del dividendo dopo due anni, mentre la ‘ciliegina sulla torta’ è rappresentata dalla limitata esposizione in Russia del suo business.

L’esercizio 2021 si è chiuso con un aumento del 29,5% (+31,4% tassi costanti) dei ricavi del gruppo del lusso, arrivati a 1.136 milioni di euro quando nel 2020 si erano fermati a 877 milioni.

Il risultato operativo lordo (Ebitda) è balzato del 93%, portandosi così a 305 milioni di euro mentre lo scorso esercizio si era chiuso a 158 milioni.

Torna positivo il Risultato Operativo (Ebit), arrivato a 143 milioni di euro rispetto al rosso da 64 milioni di euro dell’esercizio 2020.

Il periodo si chiude con un utile netto pari a 81 milioni di euro, anche in questo caso tornato positivo rispetto al risultato negativo del 2020, quando si era registrata una perdita di 72 milioni su ricavi pari a 1,14 miliardi.

Sorpresi in positivo gli analisti interpellati da Refinitiv, i quali si attendevano in media un utile di 55 milioni e un Ebit di 112 milioni.

I risultati sono stati accolti positivamente a Piazza Affari, dove il titolo Ferragamo guadagnava l’8% dopo circa un’ora di contrattazioni, portandosi così sopra quota 16,50 euro e lasciando presagire uno stop alla serie consecutiva di 4 chiusure negative arrivate nei giorni scorsi.

Pronto il dividendo

Il gruppo pubblicava una nuova nota in cui si annunciava la decisione del Consiglio di Amministrazione di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,34 euro per azione ordinaria ai titoli in circolazione alla data dello stacco della cedola, escluse le azioni proprie in portafoglio a quella data.

In particolare, il pagamento avverrà il 25 maggio 2022, con data di stacco il giorno successivo e record date il 24 maggio 2022.

Esposizione in Russia

Una ventata di ottimismo su Ferragamo è arrivata anche dopo le dichiarazioni del chief financial officer di Ferragamo, Alessandro Corsi, in relazione all’esposizione in Russia del gruppo.

Le attività di Ferragamo nel paese avrebbero un’esposizione molto limitata, pari a meno dell’1% delle vendite, spiegava ieri Corsi.

Nonostante la quota minima di attività all’interno dell’area di crisi, il management “non ritiene opportuno fornire previsioni sull’evoluzione dell’esercizio in corso”, che potrebbe essere condizionato dal conflitto in Ucraina e dai suoi effetti geopolitici che determinano uno scenario estremamente complesso e non prevedibile, mentre resta ancora il rischio dovuto dalla “resilienza della pandemia in alcune aree”.

Strategia rinviata

Il nuovo Ceo del gruppo, Marco Gobbetti, rinviava a maggio l’appuntamento per ulteriori dettagli sulla strategia di Ferragamo.

“Vi darò qualche idea più chiara sulle priorità della strategia per il gruppo e qualche previsione durante la conference call di maggio, quando potrei aver completato anche il piano strategico”, dichiarava il manager nel corso dell’incontro con gli analisti, sottolineando che “adesso sarebbe prematuro dare indicazioni”.

“L’attenzione rimane sulle linee strategiche del nuovo ceo e sul potenziale di rilancio a medio termine, non incorporato nei multipli attuali”, spiegano da Equita Sim, mantenendo una raccomandazione ‘buy’ e un target price di 22 euro sul titolo.

“Queste prime settimane di lavoro sono state intense”, ha spiegato il manager da poco nominato AD, aggiungendo di essere ancora impegnato a conoscere la società tramite incontri con le persone che ci lavorano e valutando il business, “ma è troppo presto per dire già adesso quali saranno le priorità”.

Infine, il manager ha ricordato che Ferragamo è “un brand storico, con heritage e vanta clienti in tutto il mondo”, ma ad ogni modo, “la priorità sarà sostenere la crescita”.

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