Ferrari cerca di resistere al coronavirus e non ferma la produzione

Ferrari sfida il coronavirus e non si ferma davanti all’aumentare del numero degli infetti in Italia. La Casa di Maranello, infatti, ha comunicato in una nota di aver messo in atto tutte le misure richieste dal governo per consentire al personale di svolgere l’attività lavorativa nelle migliori condizioni possibili.

Pertanto, la società conferma al momento “la propria continuità operativa, almeno finché tale continuità non possa essere interrotta da possibili crisi dei suoi fornitori”.

Dalla Ferrari, inoltre, aggiungono che “resta in costante collegamento con le autorità ed è pronta ad adeguare le misure di sicurezza adottate in funzione dell’evolvere della situazione, con la consapevolezza che la salvaguardia della salute e del benessere dei propri dipendenti sia la priorità assoluta”.

A Milano, intanto, il titolo Ferrari resta in rosso, anche se in misura minore rispetto ad altri titoli tra le blue chips di Piazza Affari.

Nel frattempo, il marchio Ferrari è stato inserito al quarto posto del ‘Global RepTrak100 – 2020’, la classifica annuale delle 100 aziende con la migliore reputazione a livello mondiale.

Secondo il ‘Reputation Institute’ che ha stilato la classifica dopo aver svolto interviste a oltre 80 mila consumatori in 15 paesi, il Cavallino Rampante ha “saputo mantenere negli ultimi tre anni un’eccellente reputazione nel suo mercato di riferimento”, conquistando così “una posizione di grande rilievo nel più ampio e approfondito studio sulla reputazione delle aziende a livello mondiale in chiave comparativa”.

Ferrari si colloca subito dopo grandi brand di livello mondiale quali Lego, Walt Disney e Rolex, mentre tra gli altri nomi italiani presenti in classifica si trovano Ferrero, Lavazza, Barilla, Pirelli e Armani.