Ferrari sbanda dopo guidance sotto le attese

La casa di Maranello conferma le sue previsioni per l’anno in corso ma resta al di sotto del consensus, mentre nel terzo trimestre sono calate le consegne.
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Una guidance deludente per Ferrari
Ricavi netti in crescita del 6,5% (1,644 miliardi di euro) e utile netto balzato del 13% (375 milioni), ma non basta al mercato che punisce il titolo Ferrari subito dopo la diffusione dei conti del terzo trimestre, in flessione di circa il 6% (411,20 euro).
Il Cavallino Rampante si è detto anche maggiormente fiducioso sulla guidance 2024, “ma il consenso è già a bassa singola cifra percentuale", sottolineano gli analisti di Jefferies (hold e target price a 400 euro sul titolo). Il gruppo guidato da Benedetto Vigna stima di chiudere l'anno con ricavi netti superiori a 6,55 miliardi di euro, ma il consenso stimava 6,621 miliardi, mentre le previsioni di eps adjusted da 7,9 euro risultano inferiori alle attese di 8,08 euro.
Tra le altre previsioni, la società si attende un free cash flow industriale fino a 0,95 miliardi e un adjusted Ebitda a un livello pari o superiore a 2,5 miliardi con un margine pari o superiore al 38%.
La guidance viene confermata sulla base di queste ipotesi: mix prodotto e geografico positivo, oltre a personalizzazioni più forti; attività racing, tra cui nuove sponsorizzazioni, impattate dal peggiore posizionamento nel campionato di Formula 1 2023, nonostante il più alto numero di gare nel calendario 2024; contributo delle attività lifestyle al fatturato atteso in aumento, e contestuale investimento per accelerare lo sviluppo; inflazione dei costi persistente; continui investimenti nel marchio e spese per attività racing più elevate; solida generazione di free cash flow industriale, parzialmente assorbita da spese in conto capitale in aumento e versamenti fiscali più elevati.
Calano le consegne
Proseguendo con gli aspetti negativi dei numeri di Ferrari, salta all’occhio il calo del 2,2% delle consegne rispetto all’anno precedente, scese a 3.383 unità, mentre nei primi nove mesi dell'anno risultano pressoché invariate a 10.427 unità. Le consegne trimestrali, secondo quanto precisa il marchio di Maranello, sono state trainate dalla Ferrari Purosangue, dalla Roma Spider e dalla 296 GTS e “hanno rispecchiato le scelte di allocazione geografica”.
Nella regione Emea, le consegne sono aumentate di 28 unità, nelle Americhe hanno riportato una diminuzione di 26 unità, nella Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno registrato una contrazione di 114 unità, mentre le altre zone della regione Apac in cui opera l'azienda hanno riportato in tutto un aumento di 36 unità.
Gli altri numeri
Gli elementi positivi del bilancio vedono i ricavi da Automobili e parti di ricambio a 1,4 miliardi, in crescita del 5,2% (+5,8% a cambi costanti), le entrate da sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio in aumento a 174 milioni (+20,4% o +20,9% a cambi costanti).
L'Ebitda adjusted del trimestre è salito a 638 milioni (+7,1% a/a) e, insieme alla variazione positiva di capitale circolante, fondi e altre voci per 12 milioni, porta il free cash flow industriale a 364 milioni di euro che, secondo le stime indicate oggi dall'azienda, dovrebbe arrivare a un livello fino a 0,95 miliardi a fine anno.
Infine, l'indebitamento industriale netto al 30 settembre 2024 risulta in calo a 246 milioni rispetto a 441 milioni al 30 giugno 2024, riflettendo anche il riacquisto di azioni proprie per 147 milioni di euro.
"Il terzo trimestre registra ancora una volta dei risultati in crescita per Ferrari, grazie a un forte mix di prodotti e a un maggiore contributo delle personalizzazioni", ha dichiarato il ceo Benedetto Vigna. "È una conferma dell'impegno a mantenere le promesse del Capital Markets Day del 2022, insieme all'eccezionale visibilità offerta dal portafoglio ordini, che copre gran parte del 2026, la costante innovazione di prodotto - testimoniata dalla F80, la supercar appena presentata - e di processo, con il rafforzamento delle nostre competenze interne nell'ambito dell'elettrificazione", conclude il manager.
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