Ferrari sbanda tra la pioggia di downgrade degli analisti

Alcuni broker hanno rivisto al ribasso le stime sul 2026 della società alla luce dei lanci di nuovi modelli attesi per il prossimo anno che dovrebbero comportare una flessione delle consegne nei trimestri a venire e una maggiore diluizione dei margini a causa di maggiori ammortamenti e svalutazioni.
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Azioni Ferrari in rosso
Ferrari ancora in difficoltà a Piazza Affari dopo i nuovi giudizi arrivati oggi sulle prospettive del titolo che seguono quelli negativi di inizio settimana.
Il titolo della casa automobilistica cede il 4% quando mancano due ore di contrattazioni alla Borsa di Milano, scendendo ad un bottom di 310,90 euro, ai minimi dal gennaio 2024.
La brusca frenata odierna porta il calo subìto nel 2025 dalle azioni Ferrari al 23% rispetto ai 409 euro di inizio anno.
Jefferies taglia il target price
Oggi è arrivato il taglio del target price sul titolo del Cavallino Rampante da parte Jefferies, ridotto da 345 a 310 euro, con rating hold confermato.
Gli esperti hanno rivisto al ribasso le stime sul 2026 alla luce dei lanci di nuovi modelli attesi per il prossimo anno che dovrebbero comportare “una flessione delle consegne nei trimestri a venire e una maggiore diluizione dei margini" a causa di maggiori ammortamenti e svalutazioni”.
Secondo Jefferies, è la stessa Ferrari che, nel corso delle ultime settimane, "ha preso maggiore consapevolezza di quanto l'accelerazione nell'introduzione di nuovi modelli potrebbe non supportare i volumi nei mesi a venire", con conseguente "impatto negativo sulla performance finanziaria del 2026" in quanto "tradizionalmente, un incremento dei modelli comporta anche una maggiore distribuzione regionale delle consegne nei mercati di prossimità".
Jefferies prevede ora un profilo delle consegne più prudente: le spedizioni di vetture e ricambi dovrebbero diminuire lievemente nel 2026, recuperare marginalmente nel 2027 e mostrare una progressione più moderata nel 2028 rispetto alle stime di consenso.
Anche la dinamica dei prezzi medi, pur restando sostenuta, si mantiene inferiore alle aspettative del mercato, con incrementi che oscillano tra il 4% e il 6% nei prossimi tre esercizi.
Al tempo stesso, la redditività operativa dovrebbe subire una pressione temporanea, con un margine Ebit che, dopo il 29,4% atteso per il 2025, potrebbe attestarsi intorno al 29,1% nel 2026 e salire solo gradualmente negli anni successivi, restando comunque sotto i livelli ipotizzati dagli analisti concorrenti.
Downgrade da Oddo BHF
Anche Oddo BHF ha ridotto il prezzo obiettivo sulle azioni della Rossa, portandolo da 430 a 340 euro, riducendo la raccomandazione da outperform a neutral.
Dal broker hanno aggiornato il loro scenario per la società, abbassando la stima di Ebit per il 2026 del 3,4% e posizionandola ora di un 2,7% al di sotto delle previsioni del consenso. Le attese di Eps vengono ridotte dello 0,4% per l'anno in corso e del 2% per il successivo.
Secondo gli esperti, l'outlook per Ferrari resta nel complesso solido, ma il momentum appare più debole nel breve termine.
Morgan Stanley avvia copertura
A bordo di Ferrari salgono gli analisti di Morgan Stanley che hanno avviato la copertura sulle azioni della Casa di Maranello con raccomandazione equal-weight e prezzo obiettivo a 367 euro.
“La guidance sulla crescita di medio termine è stata inferiore alle stime degli investitori e il lancio dell'elettrica include potenziali rischi di esecuzione”, notano gli analisti, che sul fronte positivo citano il forte marchio e la solida esecuzione come "centrale per l'appeal di lungo periodo".
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