Ferrari sorpassa i dazi di Trump

La Rossa di Maranello conferma la guidance comunicata ad ottobre dopo aver realizzato utile netto e ricavi superiori alle previsioni degli analisti.
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Trimestrale “solida” per Ferrari
Risultati trimestrali “solidi” che mostrano come Ferrari abbia superato le preoccupazioni legati ai dazi statunitensi e il calo delle vendite in Cina. Con queste parole, gli analisti di JP Morgan hanno descritto i numeri del terzo trimestre diffusi questa mattina dalla Rossa di Maranello.
Risultati “che potrebbero riportare il dibattito sugli obiettivi a lungo termine, riflettendo la tradizione conservativa del gruppo", osservano da Jefferies.
I ricavi netti sono stati del 6% sopra le attese degli analisti di Citi (rating sell, prezzo obiettivo a 340 euro) e del 3% oltre le previsioni del consenso. L'Ebit è stato rispettivamente dell'8% e del 4% superiore.
Anche Piazza Affari apprezza: le azioni Ferrari scambiavano sotto la parità prima della comunicazione dei risultati, per poi accelerare al rialzo e arrivare a guadagnare oltre il 2%, con un massimo toccato a 351,50 euro.
Il dettaglio dei conti
Il cavallino rampante ha chiuso il terzo trimestre 2025 con un utile netto di 382 milioni di euro, superando le stime degli analisti raccolte da Reuters di 372 milioni, in crescita del 2% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. I ricavi sono aumentati del 7% a 1,766 miliardi, oltre le previsioni degli esperti di 1,71 miliardi, con le consegne salite dell'1% a 3.401 unità. L'utile per azione è pari a 2,14 euro (+3%).
L'Ebitda del periodo è stato pari a 670 milioni (+5%), con margine sceso al 37,9% dal 38,8%, mentre l'ebit si è attestato a 503 milioni (+8%), con margine stabile al 28,4%. La generazione di free cash flow industriale e' pari a 365 milioni.
Confermata la guidance
Confermata la guidance svelata al mercato il 9 ottobre scorso al Capital markets day, che ritoccava al rialzo quella precedente. La Casa di Maranello ribadisce di aspettarsi per l'intero 2025 ricavi netti pari o superiori a 7,1 miliardi (da 7 miliardi della precedente guidance), un Ebitda adjusted di 2,72 miliardi con margine al 38,3% (da 2,68 miliardi e margine al 38,3%), un Ebit adjusted di 2,06 miliardi con margine al 29% (da 2,03 miliardi e margine al 29%), un utile per azione diluito adjusted di 8,80 euro (da 8,60 euro), con free cash flow industriale di 1,30 miliardi (da 1,2 miliardi).
Tali stime sono state alzate a ottobre sulle seguenti basi: maggior contributo del mix prodotto e delle personalizzazioni; minori costi industriali nel secondo semestre rispetto alle nostre aspettative iniziali, nonostante i dazi statunitensi più elevati e un maggiore impatto negativo dei tassi di cambio; maggiore generazione di free cash flow industriale trainata dalla profittabilità e dai maggiori anticipi incassati nell'anno.
“Proseguiamo nel nostro percorso di sviluppo con convinzione e forte visibilità”, dichiara Benedetto Vigna, amministratore delegato di Ferrari, che aggiungeva: “Al Capital Markets Day abbiamo definito una traiettoria chiara nell'interesse di lungo termine del nostro marchio, ponendo le basi per una crescita sostenibile al 2030”.
“Sul fronte dei prodotti, continuiamo a offrire ai nostri clienti la massima libertà di scelta in termini di propulsione. In qualità di leader, ci assumiamo la responsabilità di dimostrare che la nostra interpretazione della tecnologia elettrica, espressa dalla Ferrari Elettrica, sarà ancora una volta fonte di innovazione”, concludeva Vigna.
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