Fiammata Mps con la Ue pronta ad approvare il piano sui crediti deteriorati


Forti acquisti sulla banca senese a Piazza Affari mentre la Commissione europea potrebbe approvare presto il piano di vendita dei crediti deteriorati rendendo l’istituto più appetibile al mercato


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Le indiscrezioni di stampa e il rally del titolo Mps

Parte il rally di Monte di Paschi di Siena a Piazza Affari, con una mattinata in cui è arrivata a toccare un +5%, in un contesto comunque positivo per i mercati.

Per Mps si avvicinerebbe la cessione di un pacchetto di crediti deteriorati ad Amco, ex SGA, che starebbe per avere l’approvazione da parte della Commissione europea, favorendo così l’uscita del Ministero del Tesoro dal capitale della banca senese.

La cessione del portafoglio di crediti, scrive Il Sole 24 Ore, avrebbe un valore vicino ai 10 miliardi di euro, seppur meno di quanto ipotizzato in passato, ma a prezzi prossimi a quelli di mercato.

Il piano “era stato presentato dal Tesoro a Bruxelles già a inizio estate del 2019, ma le prime indicazioni erano state negative e il progetto è stato riformulato con tecnicalità diverse e ripresentato alla nuova Commissione Ue che nel frattempo si è insediata", spiega il quotidiano finanziario.

Qualora ottenesse l’approvazione non avrebbe un impatto solo su Mps, ma le ricadute riguarderebbero “l’intero settore delle banche di media dimensione che in queste settimane stanno valutando progetti di aggregazione”, tra cui Ubi Banca, Bper Banca e Banco Bpm.

L’opinione di Equita

Secondo gli esperti di Equita, “ipotizzando la cessione di uno stock di 9,6 mld di Npe attraverso lo spin-off in una newco capitalizzata con 1,4 mld - equivalente ad assumere un prezzo di vendita di 28 centesimi per gli Npl e 34 per gli Utp (Unlikely to pay) - l'Npe ratio di Mps scenderebbe da 12,8% a 5,1%”.

“Post cessione Mps sarebbe certamente un asset più appetibile in chiave M&A ma secondo noi alcune incertezze contribuiscono a mantenere ancora bassa la probabilità di un deal almeno nel breve”, aggiungono gli analisti di Equita.

Tra le incertezze sottolineate da questi esperti, ci sono il rischio di cause legali legate ai risarcimenti richiesti. “Stimiamo sull'intero anno un contributo al Net interest income dallo stock complessivo di Npe di circa 150 mln, importo che potrebbe non essere integralmente recuperato in caso di cessioni attraverso minori rettifiche su crediti”, conclude Equita.

Mps attesa alla prova degli utili

Questa settimana, intanto, Mps comunicherà i dati relativi al quarto trimestre 2019 nella giornata di venerdì. Secondo gli esperti di Goldman Sachs, la banca potrebbe indicare una perdita netta di 1,299 miliardi di euro, in linea con il consensus.

Inoltre, gli analisti dell’istituto prevedono ricavi in crescita del 2%, arrivando a 785 milioni di euro, superiore al consensus che si attende 770 milioni, e un calo del 17% del margine di interesse.

Nella giornata di oggi, infine, sono attesi i dati relativi a Intesa Sanpaolo e Ferrari, mentre la settimana degli utili di Piazza Affari proseguirà domani con Banco Bpm e Bper Banca.

Giovedì sarà la volta di Fiat, Mediobanca e Unicredit, tra i titoli più importanti, mentre venerdì saranno attese anche Banca Carige e Cnh Industrial.

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