Fiat, crollo delle immatricolazioni peggiore del mercato a marzo

Il gruppo ha visto un calo delle immatricolazioni pari al 90% in piena crisi coronavirus, risultato peggiore del mercato
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Risultati delle vendite peggiori del mercato per Fiat
Confermato il previsto crollo delle vendite di auto nel mese di marzo in Italia, in piena crisi sanitaria per il coronavirus. Secondo i dati comunicati dal ministero del Tesoro, infatti, il totale delle immatricolazioni è crollato dell'85,42% rispetto allo stesso mese del 2019, scendendo a 28.326 auto vendute.
Dati inferiori a quelli del mercato per Fiat, il cui calo delle vendite ha raggiunto il 90,34% con 4.649 unità, mentre il dato precedente arrivava a 48.109 immatricolazioni.
Nonostante lo stop a ogni attività Fiat dovuta alle misure del Governo per frenare il diffondersi della pandemia, i marchi Fiat e Lancia hanno aumentato la loro quota rispettivamente dello 0,9% e dello 0,2%, con cinque modelli Fca nella classifica delle dieci auto più vendute. Fiat Panda e Lancia Ypsilon erano al primo e secondo posto, mentre la Fiat 500 è quarta, seguita da Fiat 500X e Jeep Renegade.
Dal gruppo Fiat Fca, inoltre, sono stati confermati il piano industriale e il percorso di fusione con Psa. I progetti, però, vedranno dei ritardi a causa della situazione mondiale legata alla pandemia da COVID-19, secondo quanto spiegato nel corso di una videoconferenza con i sindacati dal Chief Operating Officer (COO) di Fca per l'area EMEA, Pietro Gorlier.
L'analisi e le previsioni degli esperti
Secondo gli esperti del centro studi Promotor, la drammatica caduta delle vendite di auto in marzo è interamente dovuta all'emergenza coronavirus e al conseguente blocco della stragrande maggioranza delle attività produttive. Le previsioni per i prossimi mesi sono di cali analoghi o superiori fino a che durerà l'emergenza".
In particolare, da una inchiesta del centro studi si evidenzia “una caduta verticale nell'acquisizione degli ordini e si attende mercato in forte calo nei prossimi mesi, mentre l'indicatore di fiducia dei concessionari crolla da 25,10 di febbraio a 4,30 di marzo".
Questi esperti descrivono come “complicato fare previsioni sull'andamento dell'intero 2020”, in quanto sarebbe necessario sapere "quando l'emergenza finirà, operazione che, in questo momento appare assolutamente azzardata”.
“È lecito comunque ritenere che il calo del mercato dell'auto nel 2020 sarà comunque veramente severo e dipenderà sia da come verrà affrontata l'emergenza nei prossimi mesi sia dalle misure che si adotteranno per rilanciare la domanda a emergenza finita", concludono da Promotor.
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