Fiat, Ferrari, Maserati e Brembo: l'industria dell'auto sospende la produzione in Europa

Diverse case automobilistiche hanno annunciato la sospensione della loro produzione a causa del coronavirus
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Fiat sospende il 30% della sua capacità produttiva
Fca Italy e Maserati comunicato la sospensione di diversi impianti in Europa, corrispondenti al 30-35% della sua capacità produttiva, fino al 27 marzo. Secondo quanto affermato dalla società, l'obiettivo è quello di affrontare l'emergenza del Covid-19, adeguando la produzione alla domanda.
In particolare, la sospensione riguarda gli stabilimenti Fiat di Melfi, Pomigliano, Cassino, Carrozzerie Mirafiori, Grugliasco e Modena; in Serbia di Kragujevac e in Polonia di Tychy.
Secondo gli esperti di Equita, inoltre, “è stato segnalato l'ulteriore obiettivo di coordinamento con fornitori e partner affinché gli stabilimenti possano raggiungere i livelli di produzione totali precedentemente pianificati quando il mercato tornerà alla normalità”.
Critici alcuni sindacati, con la Fiom di Torino che afferma che il blocco “doveva essere presa già la scorsa settimana”, “anche perché, come evidente per quello che sta accadendo, un rallentamento delle vendite auto sarà inevitabile".
Secondo il segretario della Fiom Torino, Edi Lazzi, “adesso bisognerà prendere in considerazione il fermo anche degli altri stabilimenti/settori di Fca e di quelli che per la filiera automotive lavorano".
Problemi di fornitura per Ferrari
Stessa decisione per Ferrari, che questa mattina ha annunciato la chiusura degli impianti di Maranello e Modena fino al 27 marzo. La sospensione è stata decisa per motivi precauzionali e per “le prime serie di difficoltà nella catena di fornitura che non permettono di assicurare la continuità produttiva”.
Secondo gli esperti di Equita, però, per Ferrari la situazione appare diversa. "Riteniamo che la sospensione del 100% della capacità produttiva per due settimane sia recuperabile nel corso dell'anno; nel caso di protraesse ci sarebbero inevitabili ritardi nelle consegne".
Anche la sezione sportiva, fa notare il broker, ha sospeso le sue attività operative. "La cancellazione di un GP di F1 non dovrebbe avere un impatto significativo, ma in caso di ulteriori cancellazioni non escludiamo che l'ammontare dei premi (di cui Ferrari e' la principale beneficiaria) possa ridursi significativamente", spiegano da Equita.
Brembo sospende le proprie attività
Alle case automobilistiche si è aggiunta anche Brembo, società operante nel settore nello sviluppo e nella produzione di impianti frenanti per veicoli, con la chiusura dei suoi stabilimenti italiani nelle aree di Bergamo e Brescia, tra le più colpite dal virus. La chiusura è stata decisa fino al 22 marzo e riguarda le attività produttive di Stezzano, Curno, Mapello e Sellero.
La decisione “è in linea con le disposizioni straordinarie del Governo Italiano e ha l’obiettivo di tutelare la salute e sicurezza delle persone, a fronte dell’evoluzione della pandemia del COVID-19 e alla conseguente oggettiva impossibilità di operare con continuità”, spiega la nota diffusa sul sito della società.
“Brembo ha preso questa decisione con grande senso di responsabilità e d’accordo con tutte le parti sociali coinvolte, per intensificare le misure già adottate fin dalle prime fasi di diffusione del virus e per garantire una maggiore sicurezza e serenità di tutte le proprie persone”, prosegue la nota.
“L’azienda continua a monitorare con la massima attenzione l’evolversi della situazione ed è pronta a riprendere le proprie attività con l’impegno e lo sguardo rivolto al futuro che da sempre la caratterizzano”, concludono dalla società italiana.
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