Fila: Vei Capital esce completamente dal capitale tramite un’ABB

Giù FILA in Borsa dopo che Venice European Investment Capital ha avviato un accelerated bookbuilding per investitori istituzionali per la cessione fino all'intera quota del 5,9%, al prezzo di 10,10 euro per azione.
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Venduta una quota del 5,9%
FILA, produttore di matite quotato sul segmento STAR di Borsa Italiana, scivola a Piazza Affari in scia alla notizia, arrivata ieri, dell’avvio della procedura di accelerated bookbuilding (ABB), rivolta esclusivamente a investitori istituzionali.
Il private equity Vei Capital è uscito completamente da Fila cedendo l’intera quota del 5,9%, equivalente a 2,53 milioni di azioni ordinarie, detenute in Fila.
Il prezzo dell’operazione è stato di 10,1 per azione, quindi a sconto del 7,5% rispetto al prezzo di chiusura di ieri del titolo Fila a Piazza Affari a quota 10,92 euro. Il corrispettivo complessivo è stato pari a circa 25,6 milioni. VEI possedeva il 3,8% dei diritti di voto.
“Il bookbuilding - si legge in un comunicato - avrà inizio immediatamente e Vei Capital si riserva il diritto di chiudere anticipatamente il collocamento e/o di variarne i termini in qualsiasi momento”.
Titolo Fila in rosso
A Piazza Affari il titolo FILA risente dello sconto del 7,5% e attorno alle 11 cede il 3,85% a 10,50 euro, dopo aver toccato un minimo di 10,22 euro a inizio contrattazioni.
“Vei - ricordano da Equita Sim - era azionista fin dal 2013 (prima dell'Ipo)”. Equita assegna giudizio “Buy” e prezzo obiettivo a 12,4 euro per azione.
Cos’è l’accelerated bookbuilding?
L'Accelerated Bookbuild è una procedura con cui vengono cedute ad investitori istituzionali quote societarie particolarmente rilevanti.
Tra i vantaggi dell’Abb c’è la velocità: le azioni vengono cedute in massimo due giorni e senza alcuna pubblicizzazione. Un secondo vantaggio è il collocamento presso investitori istituzionali e non direttamente sul mercato (che potrebbe non essere in grado di assorbire una quantità elevata di azioni in poco tempo).
Tuttavia, l’Abb prevede uno sconto per gli investitori istituzionali che acquistano la quota che può variare tra l'1 e il 5%. Lo sconto è il margine di guadagno degli investitori che con il tempo cederanno una parte del pacchetto ad altri investitori mentre una parte finirà sul mercato.
È per questa ragione che i mercati non accolgono positivamente tale operazione.
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