Fincantieri, accoglienza fredda per il nuovo piano


Il cda della società ha approvato ieri a sorpresa e a mercato chiuso il sui Piano Industriale 2023-2027, nel quale si attende un utile nel 2025, ma non ha indicato gli obiettivi dei prossimi due anni.


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Fincantieri in rosso

Fincantieri in difficoltà a Piazza Affari dopo l’approvazione ‘a sorpresa’ del suo piano al 2027, accolto freddamente da mercato e analisti.

Le azioni della società a controllo pubblico attiva nel settore della cantieristica navale arrivano a cedere circa l’1% dopo poco più di un’ora di contrattazioni, scendendo a 0,5190 euro, ai minimi di un mese.

Resta ancora negativo il bilancio del titolo Fincantieri a Milano nel corso del 2022, con un calo superiore al 14% da inizio gennaio, quando quotava 0,61 euro per azione.

Il piano di Fincantieri e suoi obiettivi

Il Piano Industriale 2023-2027 approvato ieri a mercato chiuso da parte del consiglio di amministrazione di Fincantieri prevede un utile netto nel 2025, anno in cui i ricavi dovrebbero attestarsi a 8,8 miliardi di euro, l’Ebitda margin al 7% e un rapporto PFN/Ebitda al 4,5-5,5x.

Questi risultati sono visti in crescita nel 2027, rispettivamente a 9,8 miliardi di euro, all’8% e 2,5-3,5x.

Il piano, spiega la nota del colosso italiano, si colloca in un contesto caratterizzato dall’uscita dell’emergenza sanitaria del Covid-19, dalle dinamiche geopolitiche e dagli scenari macroeconomici globali in continua evoluzione.

Secondo la società, quello che viene definito “prossimo ciclo industriale del settore" verrà caratterizzato dalla ripresa del turismo a livelli superiori al 2019, in particolare per le crociere, a cui si aggiungono l’ingresso di nuovi operatori nel settore delle navi extra lusso e la digitalizzazione e la transizione ecologica, con un aumento della richiesta di navi equipaggiate con tecnologie all'avanguardia e alimentate da motori di nuova generazione.

Obiettivo crescita

Il piano è caratterizzato da “distintività e sostenibilità”, sottolinea nella nota Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, punti qualificanti che “permetteranno alla società di continuare a crescere, volgendo in opportunità le criticità del settore e del contesto macroeconomico”.

Le linee guida del piano 2023-2027 della società “si basano su cinque pilastri volti a far evolvere Fincantieri in leader mondiale nella abilitazione della transizione energetica per le grandi navi e nella costruzione e gestione di navi sempre più automatizzate e digitalizzate”, e “tale evoluzione è possibile grazie alla focalizzazione sui nostri tre core business – navi da crociera, navi militari e navi specializzate offshore – con riferimento ai quali siamo pronti ad essere pionieri nella abilitazione delle nuove tecnologie”, proseguiva il manager.

“Il piano prevede l’impegno continuo sulla modernizzazione e digitalizzazione delle operazioni dei cantieri navali fino all'eccellenza, e la massima attenzione alla disciplina finanziaria e al deleveraging”, concludeva Folgiero.

Target di medio periodo più deboli

La nota del management di Fincantieri annunciava che i dettagli della strategia di gruppo verranno presentati in occasione dell’approvazione del bilancio annuale, e da Equita Sim sottolineano l’assenza dei “target per il 2023 e il 2024”.

Inoltre, la società si attende un utile netto solo al 2025, mentre dalla sim si attendevano di un ritorno all’utile “già nel 2023” e ritengono che questa “indicazione implichi target di breve periodo più deboli delle attese (l’Ebitda margin dovrebbe essere meno del 6% rispetto al nostro 6% al 2023 e 6,8% al 2024)”.

“Per quanto riguarda la guidance al 2025, i target sono sostanzialmente coerenti con le nostre stime di medio periodo a livello operativo mentre notiamo che la generazione di cassa è debole fino al 2025 con i target che implicano un debito netto di circa 3 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con la nostra stima di 2,9 miliardi di fine 2022”, concludono da Equita, confermando la raccomandazione ‘hold’ sul titolo Fincantieri e un prezzo obiettivo di 0,49 euro.

Generazione di cassa debole

Da WebSim sottolineano il “timing inatteso” con il quale è arrivata l’approvazione del piano, “in quanto non erano stati dati dettagli in precedenza”.

Per quanto riguarda i target di piano, dalla sim spiegano che “sono difficilmente comparabili con le stime e attese di consensus (il cui orizzonte temporale arriva al 2024), tuttavia la progressione nel miglioramento della marginalità nel periodo 2025-27 sembra essere coerente con quelle che sono le attese al 2024”.

“Riteniamo invece inferiori alle attese le proiezioni sull’utile netto e sull’indebitamento e leverage (debito netto visto a circa 2,8-3,4 miliardi nel 2025), che implicano dunque una generazione di cassa ancora debole nel periodo 2023-24 e potenzialmente la presenza di ulteriori spese straordinarie che impattano sulla bottom line”, aggiungono gli analisti.

In attesa della presentazione e di maggiori dettagli sul piano, al momento da WebSim non vedono “elementi per essere più costruttivi sul titolo”, pertanto mantengono il loro giudizio “poco interessante” sul titolo Fincantieri, con target price a 0,45 euro.

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